Si allarga lo scandalo "rimborsopoli" che ha investito alcuni esponenti del M5S. A quanto si apprende, sarebbero in corso approfondite verifiche sulle restituzioni volontarie fatte sul conto del microcredito da parte dei vertici del movimento grillino e dai primi riscontri sarebbe emerso che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari avrebbero versato i rimborsi sul conto. Dai calcoli fatti, i vertici pentastellati fanno sapere che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa".  Senz'altro la cifra supera i 300mila euro e potrebbe raggiungere addirittura il mezzo milione.

CHIESTO L'ACCESSO AGLI ATTI
I vertici del M5S avrebbero chiesto, in via ufficiale, al Ministero dell'Economia l'accesso agli atti per avere l'elenco dei portavoce che hanno effettuato i versamenti con il totale dell'importo versato nei 5 anni da ognuno di loro. Per coloro per i quali i controlli non risulteranno congrui con quanto affermato sul sito tirendiconto.it si prospettano, fanno sapere dallo staff del candidato premier Luigi Di Maio, le stesse, severe, misure, adottate per i due parlamentari Andrea Cecconi e Carlo Martelli, "pizzicati" dal servizio delle Iene andato in onda sul web ieri sera e ormai a un passo dall'espulsione del Movimento.