Si è celebrato venerdì 9 febbraio negli Stati Uniti il 'National Pizza Day', un giorno intero dedicato alla pizza, diventato ormai un appuntamento fisso nel calendario degli Stati Uniti. Negli States infatti la pizza si è trasformata negli anni in un autentico piatto nazionale al punto che è stato calcolato che all'anno vengono vendute oltre 3 miliardi di pizze.

Se le origini, non ci sono dubbi portano a Napoli, al 1700, la storia della pizza negli Stati Uniti invece è cominciata a New York, nel 1897, quando un emigrante, italiano ovviamente, Gennaro Lombardi, aprì un piccolo negozio di alimentari che presto divenne famoso per 'quell'impasto con mozzarella e pomodoro'.

Una popolarità che portò poi Lombardi, nel 1905, a creare la prima pizzeria degli Stati Uniti, che, seppur ha poi cambiato sede nel 1984, ma di poco, si trova sempre nella Little Italy, ed è ancora in attività oggi e continua a chiamarsi semplicemente 'Lombardi's Pizza'. Se lì è iniziata, ufficialmente la storia della pizza a stelle e strisce, il boom è stato incredibile, al punto che poi proprio negli USA sono cominciate a sorgere le grandi catene di pizzerie, che oggi si chiamano Pizza Hut oppure Domino's, Papa John's, Little Caesars, solo per nominarne alcune.

Ma la pizzeria, in generale è un enorme business, al punto che negli Stati Uniti rappresentano il 17% di tutti i ristoranti. Se la pizza più popolare negli States è la 'pepperoni', con il salame, rappresenta il 36% di tutti gli ordini, complessivamente e mediamente ogni americani consuma all'anno 10 chili e mezzo di pizza. E durante il Super Bowl, l'appuntamento più grande per lo sport negli Stati Uniti, solo Domino's, aveva previsto di vendere oltre 13 milioni di fette di pizza. Un dato che da solo da una idea della popolarità di questo piatto che da italiano ha fatto in fretta a diventare senza frontiere.