Niente e nessuno sembra riuscire a separare le duellanti Napoli e Juventus arrivate entrambi a nove vittorie consecutive, una serie che per i partenopei segna anche un record storico nei 92 anni di vita del club.  Reduci da prestazioni in Europa poco entusiasmanti gli uomini di Sarri e quelli di Allegri si sono ripresi in campionato con due vittorie simili però solo nel punteggio, 1 a 0.
I bianconeri si sono imposti in un derby duro sul piano dei contrasti e arbitrato male da Orsato, grazie al loro proverbiale carattere e a una grinta che consente di fronteggiare anche i contrattempi come l'infortunio di Higuain, uscito acciaccato dopo un quarto d’ora per un colpo alla caviglia.
Più preoccupazioni rispetto all'infortunio patito dal Pipita, desta quella capitato a Bernardeschi che potrebbe costare all'ex viola un lungo stop per problemi al ginocchio.
Alla cinica concretezza juventina ha risposto meno di 3 ore dopo il Napoli con una vittoria dai due volti contro la Spal. Il primo rappresentato dal solito calcio spettacolare, quasi da Play station che nel quarto d'ora iniziale della gara ha prodotto lo splendido gol di Allan, il palo di Insigne e due grandi parate di Meret. Poi nel resto della partita si è vista l'altra faccia, abbastanza inedita della squadra di Sarri  che ha abbassato il ritmo e gestito la partita lasciando alla squadra di Semplici un solo tiro, peraltro facilmente controllato da Reina.
Certo la giornata era sulla carta più difficile per la Juve, che segna quindi un punto a suo vantaggio avendo superato l’ostacolo rappresentato dal Derby. Ma la sensazione è che difficilmente prima dello scontro diretto del 22 aprile una delle due squadre che comandano la classifica cederà, anche perché, a differenza di quello che si è visto in Europa, non si vedono entro i confini nazionali squadre in grado di creare problemi ad Allegri e Sarri.
Gli alti e bassi che stanno caratterizzando il cammino di tutte le inseguitrici della coppia regina vedono in questa fase in grande ripresa la Roma e soprattutto il Milan, rigenerato da Gattuso.
I giallorossi hanno centrato a Udine la terza vittoria consecutiva, mostrando un gioco più convincente e qualche individualità che comincia finalmente a imporsi. Uno su tutti il giovane turco Under che potrebbe alla fine corrispondere all'identikit dell'esterno d’attacco tanto richiesto da Di Francesco che dal mercato ha atteso invano il sostituto di Salah. La Roma che si è insediata al terzo posto in classifica ha un banco di prova importante sul palcoscenico europeo domani sera in Ucraina contro lo Shaktar, proprio la
squadra che nel girone ha eliminato il Napoli.
Il gruppo allenato dal portoghese Paulo Fonseca è una  formazione di buona tecnica e grande esperienza internazionale, che però è reduce dalla lunga pausa invernale dell’attività  riempita con il ritiro a Dubai e una serie di partite amichevoli.
L'occasione si presenta dunque ghiotta per De Rossi e compagni che sono stati finora la migliore formazione italiana sul palcoscenico continentale. Senza contare che una buona prova in Europa rafforzerebbe convinzione e autostima dei giallorossi anche in vista dello sprint finale per conquistare un posto Champions per la prossima stagione.
In questa fase la Roma sta anche approfittando del crollo verticale dell'Inter che da dicembre sta ottenendo una media punti da retrocessione. La sconfitta patita a Marassi col Genoa dagli uomini di Spalletti è tanto più grave perché arrivata al termine di una gara che i neroazzurri non hanno giocato neanche male sul piano tecnico, ma  che ha confermato come con questo organico, non è lecito attendersi miracoli.
Senza Icardi, ancora in bacino di carenaggio, questa squadra non punge, ed è comprensibile il malumore del tecnico di Certaldo di fronte al mancato intervento  sul Mercato per rafforzare la rosa da parte di una società sempre più distante da Milano.
Problemi di questo tipo potrebbe averne anche l'altro club italiano di proprietà cinese, il Milan, che secondo un'inchiesta del Corriere della Sera, firmata da Milena Gabbanelli, avrebbe grossi problemi finanziari sin dal momento della sua acquisizione.
La nebulosa che ha sempre circondato le trattative che hanno portato alla cessione della società rossonera da Berlusconi al nuovo proprietario non accenna a diradarsi ma, per fortuna dei tifosi rossoneri, sembrano assai meno minacciose le nubi sulla squadra. Merito di Gattuso, che in pochi mesi ha ridato anima e convinzione a un gruppo di giocatori che sembravano abbastanza alla deriva sotto la gestione Montella.
Con la qualificazione agli ottavi di Europa League già ipotecata, Ringhio dopo la vittoria
con la Sampdoria, un pensierino alla qualificazione Champions comincia a farlo seriamente così come guarda con rinnovate e motivate speranze alla sua conferma sulla panchina rossonera che , secondo molti, avrebbe dovuto vivere solo da traghettatore.
Complimenti.
 
Enrico Varriale