Quando aveva tre anni la famiglia di Piero De Benedictis, dalla nativa Gallipoli, in Puglia, emigrò in Argentina. Era il 1948 e oggi De Benedictis, che ha 72 anni, e oltre alle origini italiane, la residenza in Argentina, ha anche un passaporto colombiano, si è candidato per un posto al Parlamento, nelle file del Partito Democratico.

Ma la storia di Piero, così è soprattutto conosciuto in Argentina, ma non solo, appartiene alla musica del Sudamerica. Era un ragazzo quando una registrazione effettuata al seminario, fu mandata da un sacerdote a un programma televisivo di Canal 9. Così era il 1964 Piero fece il suo debutto nel mondo dello spettacolo in Argentina.

All'inizio cantava brani melodici che appartenevano alla tradizione italiana, poi decise di abbandonare, per un po', quel mondo per studiare, comporre canzoni e quindi tornare, sul palcoscenico. Più maturo e nel tempo anche dedicandosi a differenti cause sociali a cominciare dalle vittime della guerra in Colombia, ma anche la tratta delle persone e la fame nel mondo.

Ha vinto un Grammy Latino nel 2015, a Las Vegas, per 'il percorso musicale e la qualità della sua musica'. Adesso ha deciso di voler costruire "un ponte virtuale tra l'Italia e l'America". Piero, nel suo programma elettorale, ha messo come aspirazione politica un desiderio: "aiutare la gente a fare cose utili. La politica è uno strumento screditato, però è interessante per fare delle cose. Vogliamo che il popolo partecipi. Fino a quando ci muoviamo, ci mescoliamo, questo arricchisce tutti ".

Piero, pur candidandosi per il PD, continua a definirsi 'indipendente', anche se Domingo Di Tullio, l'amico e consigliere, ha definito il PD "il partito che ha la maggior sensibilità per i nostri progetti".