Le fiamme lo hanno avvolto all'improvviso e oggi Angelo's è un cumulo di macerie. Il più antico ristorante Italiano di Little Italy "Angelo's of Mulberry St." dal 1902 ha portato ai propri tavoli la gastronomia napoletana. A quei tavoli si sono seduti personaggi dello sport e dello spettacolo, tra i tanti anche il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e l'ex star della NBA Kobe Bryant. L'incendio è scoppiato in mattinata e ha provocato tredici feriti, due dei quali in gravi condizioni. Adesso Angelo's rimarrà chiuso per alcuni mesi e il grave incidente ha portato alla ribalta un fatto ormai ineluttabile: "Little Italy" a New York sta diventando sempre più piccola e soprattutto sempre meno italiana. Dall'altra parte della strada rispetto ad Angelo's, c'è l'Italian American Museum, a questo punto davvero una delle ultime testimonianze di quello che era una volta Little Italy. "All'inizio degli anni Venti - ha sottolineato Joseph V. Scelsa, fondatore del museo - nell'area un appartamento poteva essere affitto a 10 dollari. Oggi con la stessa cifra ci si compra a malapena un sandwich e proprio accanto a quello che è rimasto di Angelo's, ci sono appartamenti in vendita per 2,85 milioni di dollari". Sempre vicino ad Angelo's c'è Caffè Palermo, lì da 45 anni. "Ho avviato questo ristorante - ha spiegato il proprietario John Delutro - quando avevo 17 anni e allora l'affitto era di 75 dollari al mese. Potreste svenire se vi dicessi quanto è oggi". Prezzi sempre più elevati che hanno ridotto ai minimi termini quella che una volta era la grande Little Italy. Angelo's però dal 1902 è stato un punto di riferimento, un locale diverso da tutti gli altri, anche per il personale che è sempre rimasto per anni, come Bruno Brancaleone: ha lavorato lì per trent'anni, dopo che era arrivato da Napoli qualche tempo prima. Ma è fiducioso, perché c'è la promessa di Teresa Aprea, co-proprietaria: "Torneremo più forti che mai".