Operazione speciale contro il traffico di droga. E' quella condotta dai servizi di sicurezza di Russia e Argentina che ha portato gli investigatori dei due paesi alla scoperta di 389 chilogrammi di cocaina nascosti in uno degli edifici appartenenti all'ambasciata russa a Buenos Aires. Lo riferiscono fonti del dicastero degli Esteri di Mosca, riprese dall'agenzia di stampa "Tass".

COOPERAZIONE TRA I SERVIZI SPECIALI
"Stiamo parlando della cooperazione tra i servizi speciali russi e argentini per fermare il traffico di droga", hanno osservato le fonti, precisando che i dettagli dell'operazione congiunta non sono stati resi noti. Allo stesso tempo, il quotidiano argentino "Clarin" ha già pubblicato informazioni relative all'operazione speciale: i 389 chilogrammi di cocaina erano nascosti in 12 valigie, che dovevano essere spedite in Russia.

L'AMBASCIATORE ALLERTA LA POLIZIA
Ad attirare l'attenzione della polizia è stato l'ambasciatore della Federazione Russa, Viktor Koronelli. Nel dicembre 2016, infatti, il diplomatico manifestò il sospetto che nella sede dell'ambasciata vi fosse nascosta della droga. Da qui l'avvio dell'indagine che nei giorni scorsi, grazie alla segnalazione dell'ambasciatore russo in Argentina, ha portato alla scoperta dell'ingente quantitativo di cocaina. La "roba", divisa in 360 pacchi, sarebbe arrivata dalla Colombia o dal Perù.

IL TRUCCO DEGLI AGENTI ARGENTINI
Dopo aver scoperto la droga, gli agenti argentini hanno sostituito la sostanza con farina e inviato le valigie a destinazione - in Russia - dove la polizia locale ha arrestato coloro ai quali erano destinati i bagagli, scrive il quotidiano russo "Kommersant".

IL VALORE DELLA DROGA SEQUESTRATA: 50 MILIONI DI EURO
Informazioni sull'operazione speciale sono state confermate dal ministro per la Sicurezza nazionale dell'Argentina Patricia Bullrich. L'ambasciata della Federazione Russa, il 14 dicembre 2016, ha informato il ministero per la Sicurezza della scoperta in una delle sedi di diverse valigie contenenti panetti di cocaina. "Abbiamo lavorato in modo che non ci fosse una sola perdita", ha dichiarato il ministro a "Ria Novosti". Il valore della cocaina confiscata è stata stimata in circa 50 milioni di euro sul mercato russo.