Chi non ha mai visto almeno un episodio di Grey's Anatomy può alzare la mano. E sicuramente non saranno in molti. Il 'medical drama' inventato negli Stati Uniti infatti incarna una delle serie tv di maggiore successo di questi ultimi anni come dimostrano le
quattordici stagioni consecutive di trasmissione.

Nato nel 2005 'Grey's Anatomy' si è trasformato in una abitudine irrinunciabile per chi guarda la televisione, prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, Italia compresa
ovviamente. Ma ultimamente i legami di 'Grey's Anatomy' con l'Italia sono diventati sempre più stretti, e non solo per i protagonisti, come spieghiamo a parte.

Infatti gli sceneggiatori, per due puntate, hanno preso spunto da un progetto di ricerca che vede protagonista una docente italiana. Si tratta della ingegnerizzazione di tessuto epatico e renale all'interno di organi linfatici, ricerca voluta per creare poi mini organi che possono trasformarsi in una alternativa al trapianto di quelli originali.

Una importantissima ricerca che è sviluppata alla Pittsburgh University dal prof. Eric Lagasse che ha creato il 'Lagasse Laboratory' al McGowan Institute all'interno del quale un posto prominente lo occupa la dottoressa Maria Giovanna Francipane. La
ricercatrice italiana, 35 anni, all'interno dell'ateneo statunitense, è Research Assistant Professoral, ma anche Principal Investigator alla Fondazione RI.MED, che è siciliana, di Carini.

Come sia avvenuto l'incontro e la messa in onda della puntata relativa alle ricerche anche italiane, l'ha raccontato la stessa dott.ssa Francipane: "Siamo stati contattati circa
quattro mesi fa - ha spiegato - e siamo anche rimasti stupiti nel vedere che poi la puntata che ci riguardava è andato in onda molto rapidamente".

Ecco allora l'episodio con la protagonista della serie, Meredith Grey, interpretata dall'attrice Ellen Pompeo, propone in tv quella che poi è la ricerca che si sta svolgendo a
Pittsburgh. Uno degli aspetti più interessanti ovviamente, oltre al fatto che Grey's
Anatomy si conferma una serie 'fiction', ma poi anche reale, è appunto la presenza
di una ricercatrice italiana.

Ormai non si contano, e non solo da oggi, i ricercatori italiani negli Stati Uniti, quelli che, generalmente, sono definiti 'cervelli in fuga' e che portano le loro grandi conoscenze al servizio della scienza, ma negli USA. Maria Giovanna Francipane si è laureata nel
2004 in Biotecnologie, all'Università di Palermo. Poi da lì le specializzazioni un paio di anni dopo e successivamente, nel 2010, il dottorato in Immunofarmacologia.

Non è in fuga la dott.ssa Francipane, ma non c'è dubbio che sia un 'cervello': infatti nel 2011 è stata selezionata dalla Fondazione RI.MED. per un post dottorato proprio a Pittsburgh. Ecco allora che all'interno della struttura americana, a contatto diretto con un riconosciuto ricercatore come il prof. Lagasse, la scienziata italiana continua il proprio percorso che, una volta la sede di Carini della Fondazione sarà funzionante, la vedrà tornare a casa, nella sua Sicilia per continuare il lavoro avviato negli States.

La ricerca che ha avuto una inconsueta notorietà in tivù, non capita tutti i giorni che il lavoro di laboratorio trovi una audience come quella che può offrire 'Grey's Anatomy', è davvero molto importante e una volta che dovesse tramutarsi in realtà potrebbe essere
definita come una rivoluzione nell'ambito della medicina.

Infatti si sta cercando di riprodurre 'mini reni' e 'mini fegati', se per i primi si è ancora alla stadio di studio iniziale, per i secondi invece le ricerche sono molto più avanzate. Intanto c'è la certezza che i mini organi possano svolgere le funzioni di uno normale e anche se la
strada da percorrere è ancora lunga, c'è grande ottimismo, come del resto ha dimostrato anche la trasmissione dell'episodio di Grey's Anatomy.

Ma, potere della televisione, il 'medical drama' oltre ovviamente a mettere in rilievo il grande lavoro che sta portando avanti la dott.ssa Francipane, ha concesso, di riflesso, un attimo di notorietà, completamente meritato, anche alla Fondazione RI.MED. che fino all'altro giorno probabilmente era conosciuta solo dagli addetti al lavoro.

Di cosa si tratta? È un ente che è stato istituto con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, una partnership internazionale tra Governo italiano, Regione Siciliana, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), University of Pittsburgh e University of Pittsburgh Medical Center (UPMC).

E partendo da quegli accordi è iniziata anche la realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica che sarà, una volta realizzato, un punto di riferimento per la ricerca del settore di tutto il mondo. Un altro esempio di eccellenza che questa volta sarà tutta siciliana e dove la dott.ssa Francipane sarà, non ci sono dubbi, una dei leader.

Roberto Zanni