Rivedendo gli highlights della strepitosa vittoria colta dal Napoli a Cagliari bisognerebbe isolare, e riproporre nelle scuole calcio, i 53 secondi dell'azione che ha portato al terzo gol firmato da Marek Hamsik.

In meno di un minuto ci sono 18 tocchi consecutivi dei giocatori azzurri senza che nessun calciatore del Cagliari riesca a toccare la palla e, cosa davvero fantastica, partecipano all'azione tutti gli 11 giocatori messi in campo da Sarri, Reina compreso.

Un autentico manifesto di calcio totale e spettacolare che non può non suscitare l'ammirazione di tutti quanti amano questo sport.

Lo 0-5 della Sardinia Arena ha consentito alla capolista di allungare virtualmente a 4 punti il suo vantaggio sulla Juventus in attesa del recupero della gara con l'Atalanta non disputata causa neve.

La decima vittoria consecutiva colta con questa autorevolezza, su un campo non facile dove tutte le grandi avevano sofferto, non può che aumentare l'autostima e la convinzione nell'impresa del gruppo azzurro.

Ma, comunque finisca questo appassionante duello scudetto, si può fin da ora affermare che questo Napoli rimarrà a lungo nella memoria, non solo dei suoi tifosi, sempre più in visibilio.

Dopo la partita vinta col Lipsia Sarri aveva sottolineato come, se si parla del calcio degli anni 70, venga subito in mente l'Olanda di Cruijff vice campione del mondo, più che la Germania che quel titolo lo vinse nel 1974.

Qualcuno tanto per cambiare, aveva voluto criticare questa affermazione del tecnico del Napoli definendola un modo per mettere le mani avanti in caso di mancata conquista dello scudetto.

Ma io credo che Sarri abbia perfettamente ragione. Nessuno vuol togliere nulla alla straordinaria forza di carattere della Juventus che dopo sei scudetti consecutivi non cede ad un appagamento che pure sarebbe naturale e continua a non molare di un centimetro.

Ma i meriti maggiori di questo straordinario duello scudetto che sta esaltando il nostro campionato, vanno senza dubbi attribuiti al Napoli, inferiore alla Juve come rosa, potenza economica e mediatica e pur capace di tener testa alla corazzata bianconera.

Anzi superandola nettamente SUL PIANO DELLA QUALITA'  DEL GIOCO E DELLO SPETTACOLO.

Il testa a testa resta molto incerto e ad oggi è difficile dire chi riuscirà a spuntarla.

Certo il Napoli, che ha dalla sua un entusiasmo straordinario, ha pure sacrificato tutti gli altri traguardi per inseguire quello scudetto che manca da 28 anni sotto il Vesuvio.

La Juventus di Allegri resta invece in corsa su tre fronti. Stasera sarà impegnata nella semifinale di coppa Italia contro l'Atalanta partendo dal vantaggio conquistato a Bergamo con lo 0-1 firmato da Higuain. Tra sette giorni ci sarà poi il vero impegno che fa tremare le vene e i polsi ai bianconeri, chiamati a provare la conquista di un difficile passaggio ai quarti di Champions league a Wembley, tana del Tottenham avvantaggiato dal 2 a 2 della gara d'andata.

Impresa difficile ma non impossibile questa per gli uomini di Allegri, ma impegno che potrebbe drenare molte risorse fisiche e psicologiche ai bianconeri.

A inframmezzare le due sfide di coppa ci sarà poi una giornata di campionato importantissima che vedrà scendere in campo sabato prima Lazio e Juventus all'Olimpico e poi Napoli e Roma al San Paolo, per un turno che se non decisivo, potrebbe essere davvero molto importante per le sorti della corsa scudetto .

(di Enrico Varriale)

CLASSIFICA:

Napoli 69; Juventus 65; Lazio 52; Inter 51; Roma 50; Sampdoria e Milan 44; Atalanta 38; Torino 36; Fiorentina 35; Udinese e Bologna 33; Genoa 30; Chievo e Cagliari 25; Sassuolo 23; Crotone 21; Spal 20; Verona 19; Benevento 10.

*Juventus e Atalanta, una partita in meno.

PROSSIMO TURNO:

Sabato 3 marzo: Spal-Bologna, Lazio-Juventus, Napoli-Roma

Domenica 4: Genoa-Cagliari, Torino-Crotone, Udinese-Fiorentina, Atalanta-Sampdoria, Chievo-Sassuolo, Benevento-Verona, Milan-Inter.