"Col vostro permesso vorrei rendere omaggio a un'infermiera che mi ha salvato la vita". Così papa Francesco, parlando "a braccio", durante l'udienza a 6.500 infermieri della Fnopi. "E' un'infermiera, suora - ha proseguito -. Una suora italiana, domenicana, che è stata inviata in Grecia come professoressa, molto colta, ma anche infermiera. Poi è andata in Argentina, e quando io a vent'anni ero vicino alla morte, è stata lei a dire ai dottori a discutere con loro, questo sì, quest'altro di più: e grazie a queste cose io sono sopravvissuto".

"LA RINGRAZIO TANTO"
La ringrazio tanto - ha detto ancora Francesco -. La ringrazio e vorrei nominarla qui davanti a voi: suor Cornelia Caraglio. Una brava donna. Anche coraggiosa, al punto di discutere con i medici, umile ma sicura di quello che faceva". "E tante vite, tante vite si salvano per voi - ha concluso il Pontefice tra gli applausi dei presenti - perché state tutto il giorno lì e vedete cosa accade con il malato. Grazie di tutto questo!".