L’Associazione Veneziana Albergatori è lieta di annunciare il suo patrocinio alla mostra “Venice Secrets: Crime & Justice” che dal 29 marzo al 1 maggio consentirà la riapertura alla città e al mondo di Palazzo Zaguri in campo San Maurizio. Quello che sarà un vero e proprio polo museale privato a 350 metri da piazza San Marco con un’ampia sede espositiva internazionale permanente di 2500 mq per mostre pop culturali e scientifiche di successo, torna fruibile dopo due anni di restauro conservativo e 5 milioni di euro di investimento.

Venice Exhibition, società promoter a livello europeo di eventi culturali, il 29 marzo in occasione della vernice della prima mostra allestita nella sede storica “Venice Secrets: Crime & Justice”, http://venicesecrets.net/, presenterà il restauro conservativo iniziato con i rilievi strutturali nel 2013 e l'apertura dei cantieri nel 2015 per restituire palazzo Zaguri ad un inedito splendore ritrovato dopo i fasti del suo passato di cui si hanno notizie fin dal 1353. Una destinazione d'uso a caratura tutta culturale sviluppata nelle 36 sale distribuite sui 5 piani, che sicuramente sarebbe stata apprezzata dal colto Pietro I Antonio Zaguri (Venezia, 28 gennaio 1733 – Padova, 22 marzo 1806), antico proprietario dell'immobile a cui la sua famiglia diede il nome, oltre che amico fidato e mecenate del letterato libertino Giacomo Casanova che fu ospite nel palazzo storico e col quale mantenne una fitta corrispondenza.

L'ultimo erede Zaguri proprietario del palazzo fu Pietro II Marco che morì nel 1810. Alcuni anni dopo l'edificio passò di proprietà alla Congregazione di Vicenza e del nobile Fini. Tra il 1905 e il 1909 il Comune di Venezia ne acquistò il primo e il secondo piano per insediarvi una scuola femminile. Dal 1962 al 1965 la scuola media Sanudo, che aveva sede a S. Aponal, rinominata Dante Alighieri, si trasferì nel Palazzo Zaguri fino al 1983 per poi venire riutilizzato come sede di uffici comunali. L'edificio poi venne abbandonato fino ad ottobre del 2006 quando l'amministrazione comunale lo mise all'asta vendendolo per 10,63 milioni di euro a una società immobiliare milanese, che a sua volta l’ha ceduto sei anni dopo per 15 milioni di euro ad un fondo fiduciario di Verona attuale proprietario.

«E’ un recupero importante che diventa un valore aggiunto all’offerta culturale turistica di qualità – è il commento del direttore di Ava Claudio Scarpa – Il tutto in un periodo come quello primaverile in cui Venezia diventa centro di attrazione soprattutto sul piano dell’offerta culturale. Il palazzo fu dimora storica di Giacomo Casanova, personaggio simbolo del ‘700 veneziano: questo oltre ad esaltare una figura fondamentale per Venezia, consente di recuperare quello che è stato uno dei periodi di massimo splendore per la Repubblica Serenissima prima della sua caduta e che coincide con l'esplosione e il massimo splendore del Carnevale. Ava ha deciso di sostenere questa mostra non solo per il suo valore storico e artistico ma anche per il legame alla tradizione. Ognuno dei nostri hotel associati avrà a disposizione dei suoi ospiti il materiale informativo per visitare il palazzo e conoscerne i suoi segreti oltre a quelli legati alla vita di Casanova e alla sua permanenza».