È un piccolo albero munito di spine, con foglie alterne e persistenti; i fiori, profumatissimi, hanno l’aspetto di piccoli gigli.
Il limone, il principale fra tutti gli agrumi, ha la sua patria nell’India settentrionale ma, già nell’VIII secolo a. C. lo si trovava diffusamente coltivato in tutto il sud-est asiatico.

In Italia si trovano riferimenti ai limoni sia nel trattato di arte culinaria di Marco G. Apicio, gastronomo romano dell’età degli imperatori Augusto e Tiberio, sia nei famosi mosaici di Pompei.

L’uso degli agrumi decadde con la caduta dell’Impero Romano e i limoni vennero dimenticati e non più coltivati fino a che non furono reintrodotti nel bacino del Mediterraneo ad opera degli Arabi. Fu da allora che i limoni cominciarono ad essere sempre più conosciuti.

Il limone, denominazione scientifica Citrus limonum L. è un piccolo albero alto dai tre ai sei metri, sempreverde, con chioma aperta e rami provvisti di spine.

Le foglie sono ovali con piccioli alati e ricche di essenze; le foglie giovani sono spesso di colore rossastro-violaceo. I fiori, profumatissimi, sono candidi all’interno e sfumati di violaceo all’esterno. Il limone fiorisce tutto l’anno, ma la primavera è la stagione della massima fioritura. Il fiore dà origine a un frutto detto esperidio con buccia di colore da verde a giallo pallido, ricca di essenze.

La polpa è succosa, acida, giallo verdastra, suddivisa in otto o dieci spicchi, ricca di semi. Tra la scorza e la polpa si trova uno spesso strato di “pane” di sapore amarognolo detto flavedo.
Del limone si utilizzano innanzi tutto il frutto (sia la polpa per il succo, sia la scorza per gli oli essenziali), ma anche i fiori e le foglie sono ampiamente utilizzate in fitoterapia e in cosmetica.

Principi attivi e usi: Acido citrico, limonene, acido malico e tartarico, pectina, zuccheri, inositolo, vitamine C, B, e PP. Insostituibile in cucina, il limone è usatissimo nell’industria farmaceutica, nell’industria dei liquori, per la produzione di bibite dissetanti, in pasticceria, in profumeria e in cosmetica.

Del limone si è occupato nei suoi scritti Ibn Beithar, uno studioso arabo del 1000 a.C., uno degli uomini più colti ed eclettici del suo tempo, naturalista e farmacologo, viaggiatore instancabile e scrittore di argomenti di carattere botanico.

Uno dei titoli di cui Ibn Beithar andava più fiero era quello di “Aschab”, erborista, conferitogli per gli studi compiuti sulle specie medicinali ed in particolare sugli effetti della cura di Colchico nei casi di gotta e sull’uso del succo di limone.

Il Colchico è una pianta molto tossica, in cui ogni parte, ma soprattutto i semi, sono velenosi; i fiori, color malva, inodori, a forma di coppa, appaiono in settembre, molto tempo prima delle foglie, che spuntano soltanto in inverno, dopo la caduta dei fiori.
Il più importante libro di Beithar fu “Kitab Almofredat”, tradotto nel Settecento da A. Galland (il curatore della prima edizione de “Le mille e una notte”), contenente la descrizione di molte specie di piante e le relative applicazioni curative.

Molto interessante è anche il “De Limonibus”, un trattato piccolo ma esauriente, in cui si trovano elencate tutte le proprietà miracolose del limone.
Ed è proprio in questa opera, antica ma pur sempre attualissima, che si trova una serie di consigli sull’impiego di questo frutto mediterraneo, ricchissimo di Vitamina C e di altre preziosissime sostanze molto utili per il nostro organismo.

Prima di elencare i consigli di Ibn Beithar è importante ricordare l’utilità di consumare almeno un limone al giorno, con costanza, aderendo così ai dettami della più moderna dietologia, che vede questo agrume come un indispensabile supporto alla normale alimentazione.

Ecco le virtù essenziali che il farmacologo arabo riconosceva al limone:

una tazza di acqua calda e succo di limone in parti uguali è ottima per risolvere pesantezza di stomaco, indigestione e dolori dovuti ad improvvisi colpi di freddo;

spruzzare del succo di limone sui cibi li rende più leggeri e digeribili, esaltandone il sapore e rendendoli così più gradevoli. Coloro che sono costretti ad osservare una dieta povera di sale, lo possono sostituire con il limone;

la buccia del limone, bollita in poca acqua, con l’aggiunta di un cucchiaino di miele o zucchero, rappresenta un’ottima bevanda calmante, che tonifica il sistema nervoso e concilia il sonno;

il succo di un limone, passato sulla pelle del viso con un leggero massaggio, serve a guarire gli arrossamenti e ad essiccare velocemente foruncoli e pustole. Inoltre la stessa quantità di succo, mescolata a pari quantità di acqua, passata sul viso e sul collo una volta alla settimana, pulisce a fondo la pelle e la disinfetta.

Fin qui i consigli di Ibn Beithar, quelli che seguono sono invece suggerimenti ugualmente efficaci, ma che non provengono dallo studioso arabo:

Una spremuta di limone, con l’aggiunta di un po’ di bicarbonato di sodio, è il digestivo più rapido che si conosca;

il succo di mezzo limone, aggiunto ad una tazza di brodo, fornisce una bevanda altamente energetica, ideale dopo una giornata di particolare fatica fisica o di tensione;

poche gocce di limone nel caffè sono un toccasana in caso di dissenteria.

APPLICAZIONI IN FITOTERAPIA: 

Il frutto del limone, che rappresenta la parte della pianta utilizzata a fini terapeutici, è un perfetto integratore dell’alimentazione per la presenza di citroflavoni, sostanze protettrici dell’elasticità dei vasi sanguigni e in particolare capillari. Il succo contiene dal 5% all’ 8% di acido citrico, ma non produce reazione acida nell’organismo, anzi, si converte in reazione basica; il succo del limone contrasta l’invecchiamento dei tessuti, fluidifica il sangue e lo depura.

Il succo del limone cura l’arteriosclerosi, l’ipertensione arteriosa, l’artrite, i problemi reumatici e uricemici, i disturbi circolatori e renali, scioglie i calcoli renali e vescicali. Il succo del limone ha una potente azione disinfettante, così che può prevenire lo sviluppo di batteri quali quelli del tifo, del paratifo e del colera. La sua azione è altresì disinfestante in quanto può combattere parassiti e insetti. Altro suo pregio è quello di essere fortemente digestivo: gli acidi organici in esso contenuti eccitano i movimenti peristaltici dello stomaco e la produzione di succhi gastrici, e inoltre stimolano i vasi sanguigni che irrorano la mucosa dello stomaco.

Prevenzione al cancro. Numerosi studi, condotti recentemente, hanno dimostrato che il consumo di agrumi, e in particolare di limoni, è correlato alla prevenzione di taluni tipi di cancro, come il cancro dell’esofago, dello stomaco, del colon, della bocca e della faringe. I flavonoidi, composti antiossidanti contenuti negli agrumi, hanno dimostrato che possono rallentare la proliferazione di numerose linee di cellule cancerogene e diminuire la formazione di metastasi.

Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato che un apporto regolare di flavonoidi provenienti dal limone è associato ad una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari, perché i flavonoidi contribuiscono a migliorare la vasodilatazione coronaria, a diminuire l’aggregazione piastrinica e a prevenire la formazione del colesterolo 'cattivo'. Per uso esterno la sua azione astringente e cicatrizzante è miracolosa su piaghe, ferite, stomatiti, foruncoli e affezioni della pelle in genere e sicuramente ci sono ancora tante proprietà da scoprire.

Il limone ha proprietà benefiche su cervello, il cuore, i polmoni, i reni, il sistema immunitario, intestino, fegato, in breve, tutti i principali organi del corpo.

Il consumo regolare di limone quindi offre una grande proprietà terapeutica, aiutando il raggiungimento dell’equilibrio e disintossicando il corpo. Ed è per questo che chi ha un albero di limone in casa possiede un tesoro.

Come piantare un albero di limone  anche in un piccolo appartamento. Il primo passaggio molto importante: il seme. Non può essere un qualsiasi seme.

Deve essere un seme di buona qualità e proveniente da un limone biologico.

Avrete bisogno di un vaso, di una piccola quantità di terra che disporrete opportunamente nel vaso in questione, e aggiungete acqua stando accorti a non bagnare troppo il terreno.

Quindi riempire il vaso con terreno, fino a pochi centimetri prima di raggiungere la parte superiore. Selezionate i semi che si intendono utilizzare. Mantenete i semi umidi fino al momento di piantarli.

E’ il momento di piantare i semi: fate una fossetta di un mezzo pollice sotto il suolo e aggiungete l’acqua delicatamente usando uno spray. Coprite e avvolgete il vaso con una copertura trasparente con alcuni fori. Mettete il vaso in un luogo caldo alla luce del sole.

La terra non deve seccarsi. Pertanto, spruzzate sempre un po’ d’acqua in esso.

Se tutto va bene, dopo due o tre settimane, apparirà un bocciolo di limone. Quindi rimuovete la plastica e posizionate l’impianto sotto la luce del sole e usate un buon fertilizzante che troverete in un negozio di piante. L’intero processo richiede un sacco di pazienza.