Ha sbagliato per due volte il nome di Davide Astori, lo sfortunato calciatore scomparso lo scorso 4 marzo per un malore accusato poco prima della partita di Udine e per questo motivo è stato prima sospeso, poi licenziato.
Ha del paradossale la vicenda di Francesco Bircolotti, lo speaker dello stadio Curi di Perugia che durante il match di serie B contro il Brescia dello scorso 6 marzo, poco prima del minuto di raccoglimento, aveva detto per due volte "Astolfi".
Un lapsus che il presidente degli umbri, Massimiliano Santopadre, non ha gradito. Era in tribuna quella sera ed aveva fatto scendere in campo la squadra con delle magliette celebrative speciali con la scritta "Ciao Davide". Insomma, il patron è rimasto profondamente amareggiato per quella doppia svista, al punto da decidere immediatamente di sospendere lo speaker.
Oggi la sospensione è diventata definitiva, visto che è arrivata la decisione del licenziamento in tronco, che ovviamente ha già innescato polemiche e reazioni piccate non solo da parte di Bircolotti, ma da quanti ritengono "esagerata" la decisione.
Che non fosse serata per il Perugia, al di là del 2-0 sul Brescia ottenuto sul campo, lo si era capito dal clamoroso furto subito negli spogliatoi durante il match, quando erano stati portati via cinque orologi di grande valore.