"L'identificazione dei meccanismi che consentono di prevenire l'innescarsi delle risposte legate alla paura, può avere importanti risvolti per lo studio dei meccanismi cerebrali coinvolti nei disturbi di paura e ansia". Lo sostiene il professor Benedetto Sacchetti, del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino e dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze, che ha coordinato uno studio - pubblicato sulla rivista Nature Communications - sulla amigdala, struttura del cervello nota per il ruolo chiave nelle risposte al pericolo.

L'IMPORTANZA DELL'AMIGDALA
Secondo lo studio, l'amigdala è importante non solo per innescare i comportamenti di difesa in presenza di pericoli, ma anche per prevenire l'insorgenza di tali comportamenti in risposta a stimoli nuovi e innocui. "All'interno dell'amigdala si attiva una seconda popolazione di neuroni, diversa da quella precedente, che impedisce l'innesco di risposte difensive in presenza di stimoli non pericolosi", spiega lo studio. "In presenza di traumi, o di situazioni di stress, le persone non sarebbero più in grado di discriminare tra stimoli realmente pericolosi e stimoli innocui - spiega ancora la ricerca - come avviene in pazienti che soffrono di disturbi d'ansia".