Siamo abituati a considerare il carciofo come un saporito ortaggio, e può sembrarci impossibile che agli inizi dell’Ottocento non fosse tenuto in grande considerazione per il suo sapore, bensì utilizzato soltanto per le sue virtù medicinali.

In realtà tale uso è così antico che, ben due secoli prima di Cristo, già il grande medico Galeno ne prescriveva diffusamente e ne vantava i poteri di “balsamo per il fegato” e diuretico.

Anche molti naturalisti latini erano dello stesso parere, tanto da dilungarsi nei loro scritti a spiegare i vari modi di uso del carciofo, dando anche consigli validissimi per la sua coltivazione.

E così fu sempre attraverso i secoli. Infatti, le più note scuole mediche italiane del Medioevo e del Rinascimento, seguendo i consigli degli antichi “dottori” greci e romani, inclusero tra i rimedi tipici anche gli impiastri, le bevande, le pozioni a base di carciofo bollito e i filtri prepararti con il Cynara Scolymus – questo il nome scientifico dell’ortaggio – dotati, secondo la tradizione anche del potere di suscitare la passione persino “nelle anime più restìe”.

Sembra comunque che il modo più strano di utilizzare il carciofo fosse quello che anticipava di quasi quattro secoli i moderni test di gravidanza. Troviamo la conferma in un “Herbario” veneziano del 1602, firmato da un certo Castore Durante, nel quale si legge che “per conoscere se una donna è gravida, basta farle bere un bicchiere di succo di foglie di carciofo e se il suo stomaco rifiuterà la bevanda, vorrà dire che ella è sicuramente gravida”.

Non sono state effettuate prove per verificare la validità di questo accertamento piuttosto empirico, ma sembra probabile che molte presunte diagnosi di allora venissero smentite dalla realtà dei fatti, a giudicare dall’orrendo sapore del succo di carciofo bevuto puro…

Bisogna tuttavia riconoscere che fu proprio dalla somma di queste prime esperienze che si arrivò alla scoperta della “cinarina”, preziosissima sostanza contenuta in buona quantità nel carciofo e che esercita un’ottima azione di “coleresi”, cioè un aumento della secrezione biliare, favorendo le funzioni dei reni e del fegato.

Oltre ad essere benefico per la salute, il carciofo può essere anche un prezioso alleato della bellezza, e può farlo in tre modi diversi:

purificando la pelle proprio mediante il miglior funzionamento del fegato e dei reni;
agendo direttamente sulla pelle sotto forma di crema;
usato come maschera di bellezza da preparare in questo modo:

prendere un carciofo fresco, eliminare le foglie esterne, adoperando quindi solo il cuore, a cui si toglierà la parte superiore, perché è piuttosto dura. La parte rimasta, biancastra e tenera, verrà frullata per due o tre minuti fino a ridurla in poltiglia. Si aggiungeranno a questa pappetta due o tre cucchiaini di yogurt magro, mescolando bene il tutto per ottenere un composto omogeneo, che si passerà sul viso, già struccato con cura, massaggiando per qualche minuto per farlo assorbire bene dalla pelle.

Il composto rimanente si userà come maschera, da spalmare su viso e collo in uno strato omogeneo da lasciare sulla pelle per circa venti minuti. Si procederà quindi ad una pulizia accurata del viso, utilizzando preferibilmente latte detergente ed un tonico molto dolce e non alcolico, più idoneo a togliere le parti residue.

Questa cura andrebbe ripetuta due volte la settimana, per almeno un mese o più. Il risultato sarà una pelle tonificata e liscia, priva di punti neri e di foruncoli, ed un colorito più vivo e luminoso. Una cura totalmente naturali che dovrebbe convincervi delle straordinarie proprietà del carciofo.

Un’ultima annotazione sulle virtù del carciofo: il medico personale del Re Luigi XII sosteneva che non è possibile pensare ad un vero pranzo se non viene inclusa in esso almeno una portata a base di Cynara Scolymus.

PENNE RIGATE AI FONDI DI CARCIOFO
Se i carciofi sono surgelati passarli velocemente in acqua calda salata per poter eliminre le foglie più dure e tagliare i fondi a in pezzi più piccoli.
Affettare sottile la cipolla, tagliare a pezzi grossi uno spicchio d'aglio, taglaire a pezzetti i carciofi e qualche foglia di prezzemolo e ridurre in cubetti il bacon.
Fare soffriggere in un cucchiaio d'olio l'aglio e la cipolla, quindi soffriggere il bacon.
Poi unire i carciofi e qualche cucchiaio d'acqua e fare ammorbidire i carciofi senza che si disfino, aggiustare di sale e pepe.
Cuocere le penne al dente, saltarle in padella e fare insaporire. Completare con una spolverata di pecorino.
Servire ben calde, spolverare di prezzemolo.