E’ il "regno" di Michele Chiaranda, veneziano di Cavallino Treporti vicino a Jesolo località balneare conosciuta perchè si affaccia nella laguna da dove parte il vaporetto che percorre le magnifiche isole di Burano Torcello Murano e il Lido.

"La mia passione per la cucina è cresciuta piano piano - racconta ll brillante chef del ristorante Punta del Este Resort - osservando da vicino mia zia Valeria grande cuoca nel suo tradizionale e conosciuto ristorante Oasi a Punta Sabbioni situato di fronte il faro del Lido di Venezia dove negli anni 70 e 80 andavano di gran moda i famosi Hotel Excelsior e il
Des Bains della Ciga Hotels".

Ha frequentato la scuola alberghiera di Jesolo e poi è entrato molto giovane nella grande ristorazione e hotelleria, Michele, "lavorando - spiega - in grandi Hotel come l’Europa & Regina il Danieli a Venezia, l’Hotel Palace di Milano e l’Hotel Eden di Roma. Negli anni seguenti ho conosciuto le prestigiose cucine del Gritti Palace, Hotel Excelsior e Hotel Des
Bains del Lido di Venezia, Da qui è cominciata la mia grande avventura che mi ha portato a girare il mondo da Oriente a Occidente...".

Lo Sheraton di Pucket in Thailandia il Red’s Palace a Madeira in Portogallo ed esperienze in Nord America.. "Ho poi avuto l’onore di lavorare come Chef per Cipriani dell’Harrys Bar a Buenos Aires, in Costa Smeralda al Billionaire e qui a Punta Del Este nel fantastico Hotel Cipriani - aggiunge con orgoglio Ho avuto esperienze per varie catene internazionali come Hilton, Starwood e Sheraton passando per il Baglioni Due Torri di Verona ed il mitico Grand Hotel Miramonti di Cortina". Per Michele la cucina "è arte con semplicità, gli interpreti sono prima di tutto gli ingredienti che devono essere di assoluta qualità, freschezza e territorialità".

A chi si s'ispira? "Mi ispiro alla nostra cucina Mediterranea e a suoi prodotti. Non è vero che ci sono salse e piatti semplici, una pietanza è sempre un piatto complesso da preparare ad alto livello è un equilibrio un cocktail di sapori, gusti, colori e sensazioni...".

Qual è secondo lei il piatto più difficile da cucinare? "Uno dei piatti più difficili del mondo? Gli spaghetti al pomodoro e basilico.... La cucina è come una sala operatoria ognuno deve essere al proprio posto occupando e svolgendo il proprio compito. Per questo i 18 cuochi che lavorano con me non sono aiutanti ma fanno parte di una squadra, e una squadra è vincente se ha un concetto di grande qualità come un’orchestra: tutti gli strumenti sono importanti".

Avrà un piatto preferito... qual è? "I miei piatti preferiti sono gli antipasti di pesce crudi cotti e marinati come i carpacci e le tartare, le paste ripiene e i risotti agli asparagi, di
pesce e al tartufo".