Renata Arlotti, chitarrista, nata a Sassari, sbarca in California. Infatti oggi, nella sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles presenterà il suo primo CD intitolato 'Suites e Omaggi' (Stradivarius, 2018). Si tratta di un lavoro che vuole essere una grande, emozionante dedica a Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), uno dei più importanti compositori italiani del XX secolo costretto nel 1938 a rifugiarsi negli Stati Uniti, in California, in seguito alle leggi razziali e a Vicente Asencio, spagnolo (1908-1979), nato a Valencia e poi morto nella sua stessa città dopo una lunga e prestigiosa carriera che l'ha visto comporre brani soprattutto per la chitarra.

E proprio quest'anno ricorre il cinquantenario della morte di Castelnuovo-Tedesco, nato a Firenze il 3 aprile 1895 e morto il 16 marzo 1968 a Beverly Hills. Per ricordare il mezzo
secolo dalla scomparsa del compositore, l'IIC ha organizzato un ciclo di commemorazioni che hanno visto anche l'esibizione del chitarrista Carlo Fierens.

Renata Arlotti, la protagonista del nuovo evento dell'IIC, ha iniziato a studiare chitarra classica nella sua città, Sassari, prima di trasferirsi a Milano sotto la guida del celebre concertista Lorenzo Micheli. Arlotti è stata poi allieva di alcuni dei più importanti Maestri a livello nazionale e internazionale, da Alirio Diaz a Matteo Mela, poi ancora Massimo Leonardi, Frederic Zigante, Oscar Giglia e Adriano Del Sal.

Quindi, dopo la maturità il Conservatoire de la Vallée d'Aoste, poi il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano per essere ammessa alla prestigiosa Royal Academy of Music di Londra. Una profonda formazione alla quale Renata Arlotti ha sempre accompagnato una intensa attività concertistica, con spettacoli in Italia e all'estero. Ha iniziato a studiare chitarra per il padre Guglielmo, chitarrista di fama internazionale.

Caterina Pasqualigo