Arriva la conferma dai compagni di partito dell'ex presidente del Brasile: Luiz Inacio Lula da Silva si consegnerà alla polizia federale al termine della messa in suffragio della defunta moglie Maria Leticia (scomparsa un anno fa), in corso dalle 14,30 (ora italiana) all'esterno della sede del sindacato metallurgico Abc di Sao Bernardo dos Campos, dove Lula - che deve scontare una pesante condanna per corruzione - ha trovato rifugio. Alla celebrazione sono arrivati diversi politici alleati dell'ex premier, suoi ex ministri e parlamentari federali oltre ad un gran numero di suoi sostenitori.

ACCORDO RAGGIUNTO DOPO LE TRATTATIVE
Secondo il leader del Partito dei Lavoratori (Pt) al Senato, Humberto Costa, gli avvocati dell'ex presidente e le forze dell'ordine hanno raggiunto un accordo in tal senso questa mattina presto. Lula ha trascorso la notte barricato nella sede del sindacato dei metalmeccanici di Sao Bernardo do Campo, vicino San Paolo, circondata dai suoi sostenitori.

DOPO LA MESSA ARRINGA LA FOLLA
Dopo la celebrazione della messa ecumenica per la moglie, fuori dalla sede del sindacato metallurgico, Lula ha rotto il silenzio (è la prima volta parla da quando è stato deciso il suo arresto) arringando la folla. L'ex presidente si è proclamato innocente e ha nuovamente criticato la polizia federale e il pubblico ministero sostenendo che "hanno mentito" e che "non li perdono per aver trasmesso alla società l'idea che io sia un ladro".

L'INIZIALE RIFIUTO DELL'EX PRESIDENTE
Favorito alle presidenziali di ottobre in Brasile, Lula si era rifiutato di consegnarsi spontaneamente alla polizia federale di Curitiba, come chiesto dalla giustizia brasiliana.