Si chiama '¡Viva Kino!' ed è un documentario, ma anche un diario e al tempo stesso un messaggio cattolico che alla fine vuole essere un tributo, da parte dei messicani, a un missionario del 17º secolo: Eusebio Kino. Un gesuita italiano, nato a Segno, in
provincia di Savona, ma il cui vero nome era Eusebio Francesco Chini, nato il 10 agosto 1645 nella località ligure e poi morto il 15 marzo 1711 a Magdalena de Kino.

Una vita dedicata alla religione, ma Kino fu anche un geografo, esploratore e cartografo. È riconosciuto come uno dei padri fondatori dell'Arizona. Arrivò in quella che era chiamata Nuova Spagna nel 1687 e durante 24 anni fondò decine di missioni nella Baja California, stabilendo relazioni con le popolazioni indigene. E su quella vita la regista italiana Lia Beltrami, originaria di Trento, ha costruito un documentario attraverso le immagini riprese da alcuni messicani che, a cavallo, hanno ripercorso il tragitto del gesuita italiano.

Kino, oppure Chini, il nome italiano, fu l'autore delle prime mappe dettagliate del Messico, ma introdusse anche alcune tecniche agricole europee insegnandole agli indigeni. Il film-documentario mostra poi anche diverse interviste in città dove il sacerdote esploratore si spostò e dove ancora oggi viene celebrato attraverso feste e danze comprese i confini di Nogales dove una iniziativa cattolica, a suo nome, aiuta i deportati in Messico.

Il documentario inoltre porta al pubblico anche frammenti degli scritti del sacerdote. L'attività del gesuita italiano fu molto profonda e in quei territori rimase fino alla morte avvenuta in una località, oggi facente parte del Messico, che porta anche il suo nome: Magdalena de Kino. Missionario, cartografo esploratore, ma il sacerdote ligure fu anche uno scrittore e autore di libri di astronomia, oltre che di cartografia. Oggi è ricordato e celebrato in Messico e negli Stati Uniti.

Caterina Pasqualigo