Torna il rombo dei motori delle auto da corsa a Roma. Il 14 aprile le monoposto da competizione tornano sulle strade della Capitale con E-Prix: sono passati 67 anni dall’ultima edizione del Gran Premio di Roma del 1956 disputato sul circuito cittadino delle Terme di Caracalla.

Protagonista sarà la Formula E, ideata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) e dedicata a veicoli spinti da motori elettrici, su tracciato urbano ricavato nella zona dell’Eur. È una novità non solo per la Città Eterna, come è stato spiegato, ma anche per l’intero settore della “mobilità” visto che questa speciale categoria è stata portata sulle piste di tutto il mondo, per promuovere la propulsione 100% elettrica.

La possibilità che la Formula 1 potesse tornare a correre a Roma, in un circuito cittadino, venne caldeggiata dallo stesso Enzo Ferrari negli anni Ottanta, ma tra tante difficoltà il progetto non vide alla fine la luce. Poi, nel 2009, nel mese di gennaio, è stata riproposta l’idea di far correre nuovamente la Formula 1 a Roma, sempre su un circuito cittadino, da allestire proprio all’Eur.

La pianificazione sembrava essere già in stadio avanzato, tanto che pochi mesi dopo, a
maggio, il progetto è stato presentato ufficialmente in Campidoglio e nel frattempo Bernie Ecclestone, presidente onorario della Formula 1, aveva registrato il marchio Gran Premio di Roma, GP che si sarebbe dovuto disputare nella stagione 2011 accanto al Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza.

Dopo una serie di polemiche e le rivendicazioni della città lombarda, anche in questo caso l’idea è sfumata. Ma ora è pronta a tornare in una nuova veste, in qualche modo più “ecologica”. Il tracciato dell’E-Prix di Roma parte da via Cristoforo Colombo, dove è posizionata la partenza, e poi i piloti si confronteranno con la prima curva, tutta a sinistra, dopo piazza Marconi, e una seconda a 90 gradi nella quale le auto transiteranno attorno al palazzo della Scienza Universale e alla Nuvola di Fuksas.

Quindi la parte più dedicata alla velocità, nella quale esprimere tutta le potenzialità delle monoposto: la zona è quella che passa per viale dell’Arte e viale dell’Artigianato, gira a 90 gradi verso sinistra e prosegue, dopo un breve rettilineo su via delle Tre Fontane, con un curvone in salita a destra su viale dell’Agricoltura e via Ciro il Grande. Per rimboccare via Cristoforo Colombo, passare grazie a una variante negli ultimi metri a fianco dell’obelisco di piazza Marconi che è uno dei simboli più conosciuti dell’Eur, e ritornare in sostanza alla linea del via.

Lungo il percorso anche una pit-line, cioè la corsia che devia dalla pista di gara, destinata ai veicoli che vanno ai box, molto diversa rispetto a quella dei circuiti di Formula 1. Le monoposto che animeranno l’E-Prix di Roma – è la settima prova del quarto campionato
del mondo che vede al momento al comando il francese Jean Eric Vergne – dispongono infatti di un motore elettrico che può erogare nelle prove 200 kW circa, pari ai 270 cv, ma in gara questa potenza viene limitata a 180 kW (200 cv). Non ci sono cambi di gomme ma attorno a metà del Gran Premio l’auto viene sostituita con una monoposto con le batterie cariche.

Le monoposto in gara saranno 20, i giri 33, 21 le curve totali, e l’intero tracciato con continui sali e scendi sarà testato con attenzione dai piloti nelle prove. Renato Bisignani, direttore della Comunicazione della Formula E, sul “Corriere dello Sport”, mette in evidenza: «Il circuito cittadino dell’Eur sarà una sfida emozionante per i nostri piloti, che affronteranno curve più lente e tecniche, insieme ad altre più veloci, in grado di esaltare le qualità della loro guida una combinazione di elementi che darà vita ad un tracciato unico nel suo genere, in uno degli scenari più suggestivi di tutto il nostro campionato e che solo Roma è in grado di offrire. Siamo molto curiosi di sapere cosa ne penseranno i nostri piloti ma anche i nostri tifosi che nell’Allianz EVillage potranno provare il circuito sui nostri simulatori di guida. I quattro tifosi che avranno segnato i tempi più veloci potranno sfidare in una gara al simulatore quattro dei nostri piloti».

Elida Sergi