Il bombardamento di sabato scorso a Duma, nella regione orientale del Ghuta, in Siria, ha provocato 500 intossicazioni da sostanze chimiche e tossiche in altrettanti pazienti, che si sono presentati presso strutture sanitarie.

Lo riferisce l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che rilancia l'allarme sull'uso di sostanze vietate e rinnova gli appelli alla pace. "Oltre 70 persone che si erano rifugiate negli scantinati sono morte", recita una nota dell'Oms.

Intanto da parte dell'Easa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, è scattato un segnale di allerta sulle rotte aeree del Mediterraneo orientale "a causa del possibile lancio di raid aerei con missili aria-terra e/o cruise entro le prossime 72 ore".

La Russia ha minacciato formalmente risposte mirate in caso di intervento statunitense nell'area. "Abbatteremo i missili e distruggeremo le fonti di lancio qualora ci fosse un'aggressione contro la Siria", il monito dell'ambasciatore russo nel Libano, Alexander Zasypkin.