Un gruppo di ricercatori ha trovato segni di vita nelle celebri Grotte di Frasassi, che si trovano in Italia, nelle Marche in provincia di Ancona. E questa scoperta potrà aiutare a rilevare la vita su altri pianeti a cominciare da Marte. Si tratta delle conclusioni arrivate dai ricercatori della Pennsylvania State University al termine delle esplorazioni effettuate sulla microbiologia e geochimica delle celebri grotte italiane. E lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Astrobiology.

Gli scienziati dell'ateneo statunitense hanno infatti trovato variazioni del contenuto isotopico degli atomi nel gesso minerale che è un prodotto atmosferico della formazione della grotta. Questi mutamenti, combinati con altri dati, indica che la vita ha giocato un ruolo attivo nella produzione del gesso. "Usando l'ambiente di queste cave - ha spiegato Jenn Macalady, docente associata alla Pennsylvania State University - formiamo un esempio reale di come possiamo rivelare la vita, passata o presente, su altri pianeti".

Le Grotte di Frasassi sono di natura carsica, sotterranee situate nel comune di Genga, in provincia di Ancona. Hanno una profondità di 400 metri e la scoperta più rilevante, la Grotta del Vento, risale al 25 settembre 1971, grazie a Rolando Silvestri del Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di Ancona. Riuscì ad individuarne l'entrata durante una spedizione guidata da Giancarlo Cappanera.

Ma per risalire alla individuazione della prima grande scoperta speleologica nell'area, la Grotta del Fiume, si deve andare indietro nel tempo fino al 28 giugno 1948, opera del dottor Mario Marchetti, uno dei cofondatori del Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona. All'interno delle cavità carsiche si possono osservare formazioni di stalattiti e stalagmiti, sculture naturali, createsi nel corso di 190 milioni di anni.

Tony Porpiglia