Il Canada è il sesto più grande importatore di vino al mondo e il 14% delle bottiglie che sbarcano nello stato del Nord America sono italiane. Ma le opportunità possono essere sicuramente molte di più. Lo ha spiegato George Soleas della Liquor Control Board of Ontario (LCBO).

"I vini italiani - ha sottolineato - nell'Ontario stanno andando alla grande. Adesso stiamo rilasciando ulteriori 450 licenze a rivendite che così saranno in grado di commerciare un maggior numero di vini italiani. Nel complesso sia i vini che i fornitori italiani stanno avendo un trend altamente positivo e noi siamo felici di poterli avere come parte della selezioni di vini che sono presenti alla LCBO. Noi importiamo vini e liquori da 84 Paesi in tutto il mondo, ma l'Italia è al vertice". Nel 2017 i canadesi hanno bevuto 467 milioni di litri di vino, che rappresenta una crescita dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Di questa quantità il 30% rappresenta la produzione locale, il 14% è stato importato dall'Italia e il 13% dagli Stati Uniti.

"Penso che attualmente ci siano molte tendenze - così Barbara Philip della British Columbia Liquor Distribution Branch (BCLDB) ha spiegati i gusti dei canadesi - ma in prima linea vengono i classici e le varietà autoctone a bacca bianca. Oltre a conoscere quelle che sono le tendenze dei consumatori, per esportare in Canada è importante che un produttore abbia un agente importatore che comprenda in profondità il mercato. Questo, a volte, vuol dire avere almeno due o tre agenti in Canada".

Secondo i dati di Euromonitor International nei prossimi cinque anni in Canada le vendite di vino cresceranno del 2,9% in volume e del 3,8% in valore. Più elevata invece la vendita di vini spumanti, con i bianchi avanti rispetto a quelli rossi. Nel 2017 l'Italia ha esportato in Canada 80 milioni di litri di vino (+9% rispetto al 2016), prima in termine di volume.

Tony Porpiglia