“La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Casoli, dove ha commemorato le vittime del campo di concentramento della città abruzzese.

Il capo dello Stato ha aperto ieri mattina le celebrazioni per il 73esimo anniversario della Festa della Liberazione, deponendo una corona di fiori all'altare della Patria, dopo aver passato in rassegna il picchetto d'onore, schierato a piazza Venezia di fronte ai vertici militari e alle istituzioni.

Entrambi i presidenti delle Camere, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la ministra della Difesa, Roberta Pinotti. Da Roma, Mattarella si è poi trasferito in Abruzzo: "Le tante insurrezioni, da Napoli a Matera, da Nola a Capua, alle tante in Abruzzo, attestano la percezione da parte degli italiani della posta in gioco: da una parte i massacratori, gli aguzzini, i persecutori di ebrei, dall'altra la civiltà, la libertà, il rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona".

"La Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato, difficile da racchiudere in categorie o giudizi troppo sintetici o ristretti", ha aggiunto.