Una nuova nanotecnologia che include particelle d'oro e che mira a monitorare la diversità delle singole cellule tumorali che circolano nell'organismo. La tecnica rivoluzionaria è stata messa a punto dai ricercatori dell'Università del Queensland, in Australia, e testata su campioni di sangue da pazienti con melanoma ed è stata in grado di monitorare i cambiamenti critici nella diffusione delle cellule tumorali prima, durante e dopo il trattamento.

SVILUPPATA TECNOLOGIA SEMPLICE
"Queste nanoparticelle - ha spiegato Jing Wang, ingegnere australiano dell'Università di Ingegneria Ambientale di Bioingegneria e Nanotecnologia - emettono un segnale a barre unico quando vengono colpite con luce laser, e questo segnale cambia lievemente se quella nanoparticella incontra una cellula tumorale circolante e si attacca ad essa, rendendola facile da rilevare". Le cellule tumorali circolanti o (Ctc) sono cellule che sono state liberate dal tumore originale ed entrate nel flusso sanguigno, il che significa che possono formarsi in nuovi tumori se si depositano in tessuti distanti. Queste cellule sono difficili da rilevare con le tecniche esistenti, progettate per identificare un solo tipo di proteina Ctc alla volta.

LA PROPOSTA DI WANG
È qui che entra in gioco la proposta di Wang: "Nel caso dei pazienti campione di melanoma- dice il ricercatore - la tecnologia ha tracciato con successo in tempo reale come la diversita' delle popolazioni di cellule tumorali stava cambiando in risposta a terapie particolari per tutti i pazienti studiati ed era altamente predittiva dell'efficacia del trattamento e dei risultati del paziente". Secondo il direttore medico di Olivia Newton-John Cancer Research Institute, Jonathan Cebon, avere infine informazioni sui cambiamenti a livello cellulare "può aiutare a identificare i segni di resistenza ai farmaci e questo, a sua volta - conclude - può aiutare medici e pazienti a prendere decisioni sul trattamento".