Si è svolta all'Istituto Italiano di Cultura la conferenza "Parco Italia a Rosario". Si è trattato della presentazione di un progetto per la creazione di un quartiere espositivo sulle rive del fiume Paranà, nella città di Rosario. Una idea che vuole relazionare tutte le grandi eccellenze italiane, produttive e tecnologiche, poi ancora artistiche, enogastronomiche, ma anche tutto ciò che concerne l'intrattenimento di carattere italiano e argentino. Il progetto ha il sostegno del Consorzio Universitario Italiano per l'Argentina (CUIA). Una realizzazione che è stata resa possibile grazie all'intervento del prof. Roberto A. Cherubini, architetto e docente all'Università La Sapienza e delegato CUIA dell'ateneo, il quale lo ha usato una architettura che ha unito la tecnologia ai cristalli liquidi per la comunicazione all'esterno con un impianto insediativo che ha ricordato la tradizione latina, ma anche il giardino all'italiana. Si tratta di un importantissimo progetto che avrà anche uno spazio alla prossima Biennale di Architettura di Venezia in un settore dedicato proprio alla Facoltà di Architettura de La Sapienza. È indubbiamente un progetto futuristico e che porta con sè tutta la grande esperienza di Roberto A. Cherubini, da oltre un ventennio sul palcoscenico della architettura internazionale ai livelli più elevati. Docente di progettazione architettonica urbana, il prof. Cherubini ha visto i suoi progetti, dall'Islanda ai Balcani, dal Mediterraneo al Marocco, ottenere riconoscimenti e premi di livello mondiale. E anche il "Parco Italia a Rosario" si è incanalato in quella che è la strada scelta da Cherubini e il nuovo progetto porta con sé competenze progettuali che sono maturate a Belgrado, sulle rive di uno dei grandi fiumi d'Europa, il Danubio. E quella esperienza in un certo senso è stata traslocata in Argentina, sulle rive del Paranà, in una delle città più italiane di tutto il Sudamerica.