Quindici giorni di carcere per Amal Fathy, moglie di Mohamed Lotfy, presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà. Lo ha deciso la procura egiziana di Maadi, un quartiere della zona sud del Cairo.

La Commissione è la stessa a cui appartengono i consulenti della famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto nella capitale egiziana il 3 febbraio 2016, e la donna era stata arrestata ieri dopo la pubblicazione di un filmato su Facebook in cui rivolgeva pesanti ingiurie nei confronti dei vertici dello stato e di Banque Misr, un istituto di credito.

La donna è anche destinataria di un ordine di arresto per aver cospirato insieme ai Fratelli musulmani contro l'attuale governo del paese e la sua situazione è stata denunciata ieri dai genitori di Giulio Regeni al Salone del Libro di Torino.