Persi 50mila posti di lavoro occasionali per giovani studenti e pensionati impiegati nelle attività stagionali in campagna dove con l’avvicinarsi dell’estate sono iniziate le attività di preparazione dei terreni e di raccolta. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti della riforma dei voucher che ha di fatto praticamente azzerato questa opportunità per integrare il reddito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati.

L’estate coincide - sottolinea la Coldiretti – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre. Secondo un sondaggio Coldiretti/Ixè il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta ma la nuova normativa precisa la Coldiretti - è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro per effetto di in primis di un eccesso di inutile burocrazia di cui, in parte non irrilevante, è responsabile la piattaforma informatica creata dall’Inps che non tiene in considerazione le specificità del lavoro nei campi.

La situazione attuale – continua la Coldiretti - rende di fatto inutilizzabile il nuovo strumento con pesanti effetti sull’economia e il lavoro dei territori interessati ma anche la perdita di una importante opportunità di socializzazione all’interno delle comunità locali. In difficoltà le stesse imprese agricole per l’addio ad una modalità di pagamento che – precisa la Coldiretti – si era dimostrato valido nel favorire l’occupazione e l’emersione del sommerso.