La mia Napoli

Non so cosa vi ha fatto di violento, terribile ed orrendo oppur meschino
il popolo di questa madre terra che ancora definite popolino
Non so perché augurate lava e morte, perché ogni volta tenete le distanze
eppure questa gente e questa terra di storie ne avrebbe da dir tante
Se solo vi sforzaste di guardare liberando la mente e la paura
sareste all'improvviso prigionieri di secoli di arte e di cultura
perché chi ha fatto questo nella storia ci ha resto poi giustizia, anche se tardi
nei vicoli vivendo tra la gente da Stendhal a Boccaccio, al buon Leopardi
E tutti i più grandi pensatori, filosofi dal Medioevo a ieri
Tommaso d'Aquino a Genovesi passando per Croce e Filangieri
Tutto rimanda alla città del golfo, come la sanità che spesso è il vostro vanto
che fonda sui Pascale e sui Monaldi, fino a Moscati che fu fatto santo
Un popolo che ha scritto la sua storia, che ha cancellato il brutto con il bello
che quando era allo strenuo e violentata insorse insieme al nostro Masaniello
Solo se la respiri puoi capirlo e quando te ne vai, sicuro torni
questa è la gente che, oppressa dai tedeschi, è insorta e li ha cacciati in quattro giorni
Questa è una terra che ha parlato in musica, note struggenti o dolci come il miele
questa è la patria di Fierro, Bovio, Murolo, di Caruso, Di Giacomo, di Daniele
La storia del teatro con Scarpetta, Nino Taranto, Viviani e Tina Pica
Armando Gill, i fratelli De Filippo, fino a Totò e Massimo Troisi
Pensate ai monumenti e alla bellezza, capolavori che resti senza fiato
cappelle, monasteri e le sue piazze e il Cristo solo a Napoli velato
Osserva Napoli da Marechiaro al Golfo, i Decumani, Forcella e Mergellina
la Sanità, Bagnoli e anche il porto che vivono di sera e di mattina
Vivila e capirai quanto sia bella
e bada bene che non ti ho mai parlato dell'allegria, del babà e della sfogliatella
ma solo di quello che spesso ci è negato.
Spesso ripenso alle parole sagge di chi ha compreso la storia originaria
che senza pregiudizi disse un giorno che il vero problema di Napoli è l'Italia

Scritto da Maurizio Zaccone, voce narrante Enzo Calabrese