Michel Temer, presidente del Brasile, ha ceduto ai camionisti in sciopero che da una settimana, ormai, con la loro protesta, paralizzavano il Paese, e ha annunciato la decisione di abbassare il prezzo del diesel, che sarà congelato per 60 giorni. In un discorso televisivo, il capo dello Stato ha anche comunicato che accetta altre quattro rivendicazioni dei camionisti, cioè in particolare la soppressione di alcuni pedaggi per i conducenti di mezzi pesanti.

LE MISURE DECISE DA TEMER
Il prezzo del diesel, che sabato si attestava in media a 3,788 reais al litro, sarà ridotto di 0,46 reais al litro, quindi con un calo del 12%. Temer ha promesso anche l'eliminazione dei pedaggi per i viaggi senza carico, una tabella di prezzi minimi per i trasporti e la garanzia che il 30% di quelli gestiti del centro federale di approvvigionamento andranno a camionisti autonomi. Tutte queste misure fanno parte delle rivendicazioni portate avanti dal movimento dei camionisti, che in una settimana di sciopero hanno messo in ginocchio l'economia del Brasile, compromettendo la distribuzione del carburante e, a cascata, l'approvvigionamento generale nelle principali città del paese.

LA PAROLA AI CAMIONISTI
Il presidente della Federazione nazionale dei trasportatori autonomi (Cnta), Diumar Bueno, ha detto che porterà le proposte dell'esecutivo alla considerazione della base, perché "è stata la categoria che ha lanciato in modo indipendente questo movimento ed è dunque l'unica che può decidere se è arrivato il momento di smobilitare".