MIAMI. Allora 'Gente d'Italia' aveva ragione. C'èun problema al Consolato Generale di Miami anche se i responsabili della nostra rappresentanza, fedeli a una corrente di pensiero risalente al secolo scorso, preferivano tenere tutto nascosto, facendo scivolare le conseguenze solo ed esclusivamente sui cittadini italiani o sui "poveri" impiegati di Ponce de Leon...

Avevamo denunciato attraverso il nostro e il vostro giornale, nella versione cartacea distribuita in Sudamerica, e nel portale online accessibile da ogni parte del mondo e quotidianamente sempre più cliccato, l'impossibilità di ottenere il rilascio di un passaporto nei tempi richiesti dalla legge.

Una denuncia che, abbiamo saputo, all'interno del Consolato aveva provocato soltanto rabbia, nei nostri confronti ovviamente. E qualche piccola "vendetta" nei confronti degli incolpevoli impiegati. Già, perché pare sia proprio questa la linea: non far sapere pubblicamente quello che non funziona, anche se poi è evidente a tutti. L'avevamo scritto che era impossibile prendere un appuntamento al Consolato, primo passo essenziale per poter poi iniziare le pratiche del rilascio del documento.

Abbiamo anche, come prevede la legge, inviato una diffida al Consolato in Ponce de Leon (pervenuta il 10 maggio, c'è la ricevuta di ritorno firmata Dr. Piana), ma ancora stiamo aspettando una risposta. Che invece, cara Console Bellelli, è arrivata da Roma, dal MAECI, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

Evidentemente, ma non vogliamo farcene un merito, c'era e c'è qualcosa che non va al Consolato di Miami se il MAECI ha deciso di inviare un contrattista. Una nostra battaglia (e sì siamo felici che i giornali anche di questi tempi possano continuare a svolgere quella che è una delle loro funzioni primarie: essere la voce della gente) che, se ne deve dare atto, ha avuto una grande e fondamentale alleata nell'onorevole Francesca La Marca.

Infatti appena ci siamo resi conto, personalmente, quasi un mese fa, che non c'era fino alla conclusione di luglio (finiva lì il calendario disponibile) la possibilità di avere un appuntamento al Consolato, avevamo fatto presente la situazione alla deputata del PD, la quale, con una celerità che non ci aspettavamo, ieri ci ha inviato la prima eloquente risposta.

"Ho avuto conferma - recita la nota dell'on. La Marca inviata anche a tutte le agenzie specializzate - che la sollecitazione da me rivolta ai responsabili del MAECI, in occasione del recente incontro con il Direttore generale per le risorse e l'innovazione, Ministro Plenipotenziario Luca Sabbatucci in ordine alla esigenza di rafforzare la dotazione di personale nel Consolato di Miami, sia andata a buon fine. Sono contenta di poter dire, infatti, che l'urgenza di intervenire in una situazione di crescente sovraccarico amministrativo, come quello che si è determinato a Miami, soprattutto per l'arrivo di italiani provenienti dal Venezuela, abbia trovato piena corrispondenza presso la Farnesina, che ha deciso di autorizzare l'assunzione di un contrattista in aggiunta al personale esistente. Mi auguro che l'invito, nella stessa occasione espresso, di dotare i Consolati onorari del Connecticut e del New Jersey delle apparecchiature elettroniche per la ricezione e la trasmissione dei dati biometrici, in distribuzione nel giro di qualche mese, possa essere ugualmente accolto per venire incontro, almeno sotto questo aspetto, alle esigenze dei nostri connazionali lì residenti".

Ci ha ascoltato l'on. La Marca, ci ha ascoltato la Farnesina, da persone civili abbiamo parlato e sono giunte le risposte. Evidentemente non eravamo noi dalla parte del torto: a Miami (come in tante altre parti del mondo certo) la situazione è complicata, ma si può trovare la maniera per cominciare a risolverla, tutti assieme. C'è chi ha il compito di far presente quello che non funziona, chi di accogliere le istanze assieme a coloro i quali devono cercare di risolvere i problemi. Tutti uniti per il bene comune che a volte può essere anche solo un passaporto. Un tavolo al quale tutti ci siamo seduti, ognuno con i propri ruoli e responsabilità. Peccato solo che una sedia continui a rimanere vuota. Ma visto che al Consolato di Miami siamo ai titoli di coda, qualche settimana e Gloria Bellelli andrà in pensione, la speranza, l'augurio, ma anche la convinzione è che il nuovo Console generale designato, Cristiano Musillo, possa dare inizio, finalmente, a una nuova era in Ponce de Leon (come è già successo per fortuna, con il Comites...). La stiamo aspettando da anni...

(di Roberto Zanni)