Incatenata, violentata e ridotta in schiavitù per sei mesi. E’ finalmente terminato l’incubo di una cittadina straniera, tenuta segregata da un romeno di 39 anni in un casolare a Torino. La donna si è rifugiata all’interno di un supermercato in corso Turati e si è rivolta a un addetto alla sicurezza, raccontando che era stata sequestrata e che il suo carceriere era nascosto in zona.

Così gli agenti della squadra volante hanno rintracciato l’uomo stesso all’interno del supermercato. Inutile il tentativo del romeno, che ha già precedenti a suo carico, di nascondersi dietro i distributori di bevande. Dopo che l’uomo è stato fermato, la donna, con un passato da ballerina, ha raccontato agli agenti la sua vicenda.

A fine 2017 la donna, per una serie di vicissitudini personali, era finita per strada e aveva iniziato a vivere in posti di fortuna.  A metà novembre ha conosciuto il cittadino romeno che si è mostrato disposto ad aiutarla ospitandola in un luogo abbandonato ma confortevole. In realtà dal primo momento l’uomo non le ha permesso di andare via chiudendo con una catena dall’interno l’unica porta funzionante e conservando personalmente la chiave.

Da quel giorno il soggetto le ha impedito di uscire se non in sua compagnia, obbligandola a frugare nell’immondizia. L’uomo l'ha costretta a vivere al freddo e nella sporcizia, imponendole di cucinare e di avere rapporti sessuali con lui, picchiandola soprattutto quando si opponeva.

In un paio di occasioni la vittima aveva cercato aiuto ma l’uomo era tempestivamente intervenuto per impedirle di parlare con i suoi interlocutori occasionali. In una circostanza dopo che lei si era allontanata, l’uomo l’aveva ritrovata e riportata con lui, ormai soggiogata dalle vessazioni e dalle minacce continue.

Tutto questo fino ad alcuni giorni fa quando la vittima, dopo l’ennesima aggressione, è entrata nel supermercato e ha chiesto aiuto. Il 39enne è stato sottoposto a fermo per violenza sessuale e denunciato per sequestro di persona e lesioni personali.