E se anche il nuovo Governo fosse d'accordo con noi? All'inizio del mese scorso avevamo denunciato pubblicamente quello che era, ed è tuttora, uno dei maggiori problemi che gli italiani all'estero si trovano a dover affrontare: l'impossibilità di poter ottenere un documento, nel caso specifico il rilascio del passaporto, in tempi non brevi, è chiedere troppo, ma normali.

Oltre un mese fa infatti avevamo tentato, inutilmente, di ottenere un appuntamento online al Consolato Generale di Miami, passo iniziale e fondamentale, per poi poter portare avanti la propria pratica. Tre mesi il calendario disponibile, ma tutti i giorni (circa la metà del totale) che erano messi a disposizione del pubblico, completamente occupati. Abbiamo allora inviato una 'diffida', come prevede la legge, mentre nel frattempo Francesca La Marca deputato del PD comunicava che il Ministero degli Esteri aveva predisposto l'invio di un contrattista al Consolato di Miami, riconoscendo così la situazione precaria che avevamo denunciato sulle pagine di "Gente d'Italia".

Ora, qualche giorno dopo la fiducia al nuovo Governo, ecco che un deputato della Lega, eletto in Sudamerica, Luis Roberto Di San Martino Lorenzato di Ivrea ha presentato una interrogazione parlamentare al neo ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi.

L'on. Luis Roberto Di San Martino Lorenzato di Ivrea

"Considerare - questa la richiesta - il ritorno al metodo delle prenotazioni personali in Consolato, ponendo fine agli abusi cui il sistema delle prenotazioni on line risulterebbe aver dato luogo". Il deputato leghista pone così alla attenzione della Farnesina e del Governo in generale, le difficoltà emerse in Brasile (che poi sono a grandi linee equiparabili a quelle di tutte le altre parti del mondo) dove, viene evidenziato, sembrerebbe che "a causare i disservizi sia l'operato di aziende specializzate e consulenti privati che venderebbero il servizio di prenotazione on line, altrimenti gratuito, ed interferirebbero, saturando con appositi software il traffico sul sito ufficiale gestito dalle autorità consolari nelle ore e nei giorni migliori".

Nella premessa della nota dell'on. Luis Roberto Lorenzato si legge anche che "I cittadini italiani residenti in Brasile si lamentano delle difficoltà che incontrano nell'espletare le procedure per il rinnovo e il rilascio dei passaporti. Il problema maggiore sarebbe costituito dal sistema elettronico di prenotazione on line, che non funzionerebbe in modo adeguato e costringerebbe i cittadini italiani residenti in Brasile ad estenuanti tentativi di accedervi con successo".

Insomma se ne accorgono dappertutto, e oggettivamente non ci vuole molto, che il sistema attuale non va. Anzi no, con una eccezione: Miami. Infatti, come avevamo scritto all'inizio, era stata inviata una 'diffida' al Consolato e finalmente la Console Gloria Marina Bellelli, prossima alla pensione, ci ha risposto (a parte riproduciamo la lettera integrale) dicendoci, in poche parole, che tutto invece va bene e che la nostra richiesta era pervenuta "al di fuori dei canali previsti e opportunamente pubblicizzati in favore della totalità dei connazionali che si rivolgono ai servizi di questo Consolato".

L'edificio che ospita il Consolato di Miami

Ma anche questa volta la Console si è sbagliata, perché la nostra richiesta di rinnovo di passaporto non ha scelto strade parallele, ma semplicemente non è pervenuta al Consolato in quanto non c'è la possibilità di farlo, come invece ha sottolineato nella interrogazione parlamentare l'on. Luis Roberto Lorenzato. Chissà forse dopo che per anni in tanti, come l'esempio della Bellelli, hanno negato l'esistenza di qualsiasi problema, con il nuovo Governo, la nuova ventata arrivata in Italia, magari possiamo sperare che qualcosa possa cambiare davvero.

"Molti cittadini italiani - ha sottolineato correttamente il deputato della Lega - ritengono che la circostanza sia nota ai Consolati del nostro Paese, i quali tuttavia non assumono contromisure".

Ecco il punto: se si facesse presente pubblicamente e alla Farnesina che questo sistema non va, forse qualche miglioramento si potrebbe ottenere. E se la Console di Miami poi ci suggerisce di accedere al sistema online dopo le ore 18 "quando si rendono libere nuove prenotazione a seguito delle eventuali cancellazioni giornaliere da parte di altri utenti", ci chiediamo perché questo escamotage non viene presentato anche nella pagina web del Consolato.

Così se dal Brasile l'interrogazione del parlamentare si chiede "quali iniziative intenda assumere il Governo per ovviare alla situazione di grave disagio... e se non si intenda tornare al sistema di prenotazioni personali" l'invito della Console a "procedere alla prenotazione dell'appuntamento in tempo utile..." appare come una solenne presa in giro. Adesso la speranza è che il nuovo ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, faccia davvero qualcosa, altrimenti ai cittadini italiani all'estero, noi per primi, non rimarrà che sommergere il ministero di denunce presentate alla Procura della Repubblica per la violazione dell'art.328 del Codice Penale.

(di Roberto Zanni)