Era riuscito ad attraversare il confine tra il Messico e gli Stati Uniti insieme con la moglie e il figlioletto di tre anni. Ma quando è stato fermato in Texas e gli hanno detto che sarebbero stati separati, si è tolto la vita, impiccandosi in una cella. E' morto così il 39enne Marco Antonio Munoz, originario dell'Honduras, che cercava una nuova vita negli Usa.

I TRE AVEVANO CHIESTO ASILO
A dare la notizia è stato un portavoce della polizia di frontiera americana, secondo il quale Munoz e la famiglia erano stati fermati dagli agenti lo scorso 11 maggio mentre cercavano di "entrare illegalmente negli Stati Uniti". Portati al centro di Rio Grande Valley, i tre hanno chiesto asilo e sono stati informati che durante il processo per valutare la domanda sarebbero stati separati.

E' STATO TROVATO IMPICCATO
L'uomo a quel punto è diventato "poco collaborativo" ed è stato quindi trasferito nel carcere di Starr County e messo in isolamento. Nonostante i controlli, la mattina dopo è stato trovato impiccato.

LA POLITICA "ZERO TOLLERANZA"
All'inizio di maggio, il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha annunciato che l'amministrazione di Donald Trump attuerà una politica di "zero tolleranza" nei confronti di tutti quelli che cercheranno di entrare illegalmente nel Paese, in modo da scoraggiare gli immigrati clandestini, in arrivo principalmente dai Paesi del Centro America come l'Honduras. La politica di separare i figli dai genitori mentre sono in attesa di sapere se verranno rimpatriati o meno ha suscitato un'ondata di critiche.