Migrante per caso, ma destinata a finire lo stesso in carcere a causa della stretta americana sull'immigrazione. E' la storia di Cedella Roman, 19enne francese, che mentre stava praticando jogging su una spiaggia canadese a White Rock, colta dall'arrivo dell'alta marea, ha preferito inoltrarsi nella terraferma, oltrepassando i confine con gli Usa. Qui è stata intercettata, e interrogata dagli agenti. La donna, che non aveva con sé i documenti di identità, ha tentato invano di spiegare che l'attraversamento del confine era stato involontario, e che non aveva alcuna motivo per lasciare la Columbia britannica.

TRASFERITA IN CARCERE A TACOMA
Le autorità americane ne hanno deciso il trasferimento in un centro di detenzione a Tacoma, a circa 200 km da dove Cedella era stata fermata. Ci sono voluti 15 giorni per vederla di nuovo libera: non era bastato l'arrivo a Tacoma della madre della francese, che ha mostrato agli agenti il passaporto e il visto della figlia. Gli Stati Uniti hanno chiesto al Canada di accertare e verificare l'identità della ragazza, che alla fine dell'avventura ha detto, parlando delle condizioni dei migranti detenuti: "Io sono stata incarcerata per 15 giorni, gli altri con me per mesi. Non posso paragonare la mia situazione alla loro". A Cedella, rientrata in Francia, è stato proibito di entrare di nuovo negli Stati Uniti.