Nora Sigman, docente alla UNIMORE, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è volata in Argentina, nella Provincia di Jujuy con l'intenzione di studiare il ruolo avuto dalla immigrazione italiana nella costruzione e nello sviluppo del paese. La dott.ssa Sigman sta infatti portando avanti un progetto di ricerca appena cominciato e una volta arrivata in questa parte dell'Argentina ha cominciato ad avere i primi contatti con i discendenti degli immigrati italiani e le istituzioni della zona.

La dott.ssa Sigman ha una larga esperienza maturata nel campo della migrazione e ora con questo nuovo progetto vuole effettuare ricerche sulla collettività italiana della zona di Jujuy al fine di elaborare materiali scritti con un registro bibliografico. Finora la docente ha redatto alcuni testi specifici sulla emigrazione di Modena, un libro su quella dell'Emilia-Romagna e altri lavori ancora al riguardo. Ora ha iniziato la raccolta di altro materiale per una nuova iniziativa. E nella Provincia di Jujuy vuole visitare biblioteche, cercare archivi e altro materiale ancora.

"Fino a questo momento - ha spiegato la ricercatrice - ho letto alcune cose grazie alla webpage del Colegio de Profesores de Historia de la Provincia che raccoglie diverso materiale interessante sulla storia di Jujuy. L'Italia è un Paese che ha avuto un forte processo migratorio, nei periodi più importanti ci sono stati fino a 24 milioni di italiani
che hanno lasciato il Paese. L'Emilia-Romagna al riguardo è considerata come una delle regioni con il processo migratorio più basso in quanto, tradizionalmente si tratta di una zona con piccole e medie industrie e una situazione economica abbastanza buona. Ma nonostante tutto ciò si sono avuti anni durante i quali anche gli emiliano-romagnoli sono emigrati".

E in questo viaggio in Argentina la dott.ssa Sigman ha scelto di studiare l'immigrazione italiana nella regione settentrionale dell'Argentina, Jujuy in particolare, in quanto si tratta di una Provincia di frontiera nella quale si uniscono le immigrazioni di Paesi vicini come di extra-continentali e l'obiettivo è di studiare il modo in cui coesistono e si completano. E un aiuto le è stato dato anche dalla vice console di Jujuy Adriana Bertini.