"Per l'Alitalia l'Argentina rappresenta un mercato molto importante - ha spiegato Fabio  Lazzerini direttore commerciale della linea aerea - si trova al quarto posto dietro solo a Stati Uniti, Brasile e Giappone". Ma visto che la moneta argentina, il peso, ha subito una forte svalutazione rispetto al dollaro, ecco che Alitalia ha deciso di posticipare i suoi piani che prevedevano un aumento delle frequenze dei voli tra Buenos Aires e Roma. Vista la grande accoglienza dal parte del pubblico delle offerte Alitalia si era pensato in un primo momento di portare da 7 a 10 i voli settimanali da Ezeiza. Ma la forte caduta del peso ha frenato, almeno per il momento, i propositi di Alitalia.

"Avevamo in progetto di incrementare la frequenza - ha spiegato Lazzerini - perché nel primo trimestre i nostri voli sulla tratta erano stati occupati per il 91%, ma il progetto ha dovuto subire uno stop a causa della grande ascesa del dollaro. Ora staremo attenti a quello che succede nei prossimi sei mesi. Se la situazione si ristabilizzerà allora riprenderemo in esame il progetto, chissà per l'estate europea. Siamo comunque ottimisti. Ci sono oltre 20 milioni di argentini che sono di discendenza italiana, interessati a viaggiare. E una parte di questa caduta della moneta si potrebbe compensare con un maggior numero di viaggi di italiani e europei in Argentina, attratti dal cambio che ora è molto più favorevole".

Il flusso monetario ha influito in maniera pesante sui prezzi dei biglietti aerei. "Prima - ha spiegato Tommaso Fumelli direttore generale di Alitalia Argentina - un biglietto da 1000 dollari costava 17.000 pesos, ora lo stesso è passato a 28.000. Un impatto forte, ma al tempo stesso gli argentini hanno una gran voglia di viaggiare in Europa e Roma rappresenta la seconda destinazione preferita dopo Madrid. Siamo ancora convinti che, nonostante il dollaro, le vendite cresceranno".

Ma anche con la messa in attesa del progetto, Alitalia aumenterà la propria presenza a Ezeiza. "In novembre - ha concluso Fumelli - porteremo un aereo più grande per due dei sette viaggi settimanali: un Boeing 777-300 con 100 posti in più rispetto al 777-200".