"Primi due mesi del nuovo governo, gli sbarchi di immigrati sono diminuiti di oltre 30mila unità rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, da 34.987 a 4.960". Lo ha scritto ieri, su Twitter, il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Volere è potere" ha poi aggiunto nei commenti al post. "Dalle parole ai fatti! Possono insultarmi, attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mi fermo perché lavoro per il bene degli italiani" ha rincarato la dose. Tiene dunque banco l'argomento migranti nell'agenda del segretario del Carroccio.

Un argomento sul quale il leader leghista proprio non vuol saperne di mollare. Non a caso, parlando di sbarchi, come ha poi spiegato Salvini intervenendo alla presentazione della festa della Lega Romagna a Milano Marittima, nel Ravennate: "l'obiettivo del Governo - ha detto - è quello di arrivare al minimo storico, alla chiusura di quest'anno, per poter smaltire le centinaia di migliaia di presenze arretrate che abbiamo ereditato da politici di sinistra che, o erano incapaci, o erano complici di un'invasione programmata e finanziata".

"Ci sono già italiani che sono senza lavoro. Prima bisognerebbe dare lavoro agli italiani, poi agli altri" ha poi scritto su Facebook Matteo Salvini cambiando argomento e riportando le parole del pugile di colore Patrizio Kalambay, nato in Congo, ma campione nazionale, europeo e Mondiale per l'Italia tra gli anni '80 e '90, che in un'intervista, aveva fatto suo lo slogan del vicepremier leghista, "prima gli italiani". "Immigrati regolari, integrati e rispettosi del Paese che li ospita o li ha adottati: il #primagliitaliani vale anche per loro. Grazie Patrizio!", ha concluso Salvini.