La produzione di caffè in Colombia è diminuita del 23,5 per cento su base annua nel mese di luglio, attestandosi a 1,05 milioni di sacchi da 60 chili. La causa della flessione è da far risalire alle abbondanti piogge che hanno interessato le principali aree di coltivazione del paese nella prima metà del mese, secondo quanto riferisce le Federazione nazionale dei coltivatori di caffè citata dalla stampa locale.

IL CROLLO A LUGLIO
A luglio 2017 il raccolto in Colombia, il più grande produttore al mondo di caffè del tipo Arabica, aveva superato i 1,37 milioni di sacchi. Tra gennaio e luglio 2018, la raccolta è diminuita del 2,1 per cento a 7,58 milioni di sacchi e negli ultimi 12 mesi è diminuita del 2,1 per cento a poco più di 14 milioni di sacchi. Quattordici milioni è anche l'aspettativa di produzione per il 2018.

IL PROBLEMA DELLE PIOGGE
Le esportazioni tra gennaio e luglio sono scese dell'1,7 per cento a 7,04 milioni di sacchi, mentre negli ultimi 12 mesi la riduzione è stata dal 4,4 per cento a 12,8 milioni di sacchi. Già tra il 2009 e il 2012 la Colombia, terzo maggiore produttore dopo Brasile e Vietnam non era riuscito a raggiungere il suo obiettivo a causa delle piogge e a causa di un programma di aggiornamento nelle piantagioni di caffè.