Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega rilancia la battaglia contro i vescovi della Conferenza episcopale nicaraguense, e non riconosce il ruolo del vescovo Silvio Baez come mediatore tra il suo governo e le forze di opposizione dell'alleanza civica per la giustizia e la democrazia. In dichiarazioni riprese da media locali, Ortega ha sottolineato che i religiosi carmelitani non possono essere buoni mediatori dal momento che sono loro stessi a lanciare attacchi contro il suo governo, in particolare tramite i social network.

LE ACCUSE AI VESCOVI
"Due o tre vescovi hanno violato il loro ruolo di mediatori, dal momento che all'inizio della prima riunione hanno dato pieno supporto all'opposizione. Un altro vescovo ha pubblicato alcuni tweet a favore dell'opposizione e contro il governo. In questo modo, hanno danneggiato la credibilità della conferenza episcopale come strumento di mediazione", ha detto il capo di stato nicaraguense.

PROTESTE: OLTRE 300 LE VITTIME
Sono passati quasi 51 giorni dall'ultima sessione del dialogo nazionale, tentativo di mediazione messo in campo dai vescovi nel tentativo di risolvere il conflitto in corso tra il governo Ortega e le opposizioni in una protesta civile che da aprile ha causato oltre 300 vittime e generato forti proteste da parte della comunità internazionale per le ripetute violazioni dei diritti umani nella repressione dei manifestanti.