Il bonus Renzi non si tocca. Almeno nei suoi effetti sulle tasche degli italiani. Gli 80 euro, insomma, restano. Lo garantiscono i due azionisti del governo: Luigi Di Maio e Matteo Salvini.  I vicepremier di Lega e 5 stelle si muovono in tandem nel respingere le indiscrezioni che parlano di una prossima abolizione del bonus mensile (gli 80 euro, appunto) per i redditi al di sotto dei 26 mila euro. Indiscrezioni successive al vertice di maggioranza di due giorni fa, durante il quale si sarebbe fatto cenno alla possibilità di recuperare 9 miliardi di euro l'anno - tanto vale, di fatto, il bonus a pieno regime - per finanziare la flat tax che una volta introdotta dovrebbe andare (nel 2019) almeno per le persone fisiche.

NESSUNA VOLONTA' DI ELIMINARE IL BONUS
Nessuna volontà di eliminare il bonus, viene fatto filtrare da Palazzo Chigi subito prima delle parole "in chiaro" di Salvini e Di Maio. "Il governo non pensa di togliere gli 80 euro e non vuole aumentare l'Iva", le parole del ministro dell'Interno e leader del Carroccio: "Lavoriamo per attuare il programma. Spiace dover rincorrere alcune indiscrezioni dei giornali, palesemente false e che servono solo per riempire le pagine dei quotidiani in agosto". Di Maio è ancora più netto: "Non so chi se la sia inventata. Questo governo non vuole fare il gioco delle tre carte non tireremo la coperta da una parte per scoprire dall'altra e non vogliamo metteremo le mani nelle tasche dei cittadini come si è fatto prima. Questa deve essere una manovra coraggiosa e rigorosa ma soprattutto coraggiosa", aggiunge. Certo è che, con la flat tax a pieno regime, l'esborso per finanziare la misura renziana rischia di essere insostenibile.

LE PAROLE "INDICATRICI" DEL MINISTRO TRIA
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, due giorni fa è stato chiaro. In una lunga intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore” ha prima sottolineato che con l’avvio della flat tax si intende un percorso progressivo verso l'obiettivo indicato dal programma di governo. Poi, alla domanda se il Bonus Renzi è in discussione, ha risposto: "Non c’è dubbio, anche per ragioni di riordino tecnico. Per com’è stato costruito, il bonus da 80 euro crea complicazioni infinite, a partire dai molti contribuenti che l'anno dopo scoprono di aver perso o acquisito il diritto per cambi anche modesti di reddito. Ma proprio per la delicatezza del tema, è importante ribadire che tutto il sistema va rivisto con la garanzia che nessuno perda nel passaggio dal vecchio al nuovo".

MA L'OPPOSIZIONE ATTACCA
A Tria hanno replicato Salvini e Di Maio, garantendo che il bonus non si tocca e che neanche l’Iva sarà aumentata. Ma la minoranza non ci sta e dà fiato alle trombe. "Altro che fake news, basta leggere le parole del ministro Tria", ha twittato il segretario del Pd, Maurizio Martina. "Giù le mani dagli 80 euro dei lavoratori per pagare la flat tax ai ricchi" ha rilanciato il leader dem.