Penny Farmer, 57 anni, ha vissuto per quasi 40 anni con un grande rimorso: non sapere chi avesse ucciso suo fratello Christopher, allora 25enne e la fidanzata Peta di 24 anni. I due, neolaureati, entrambi di Manchester, nel 1978 erano partiti per un viaggio in Sudamerica e qui, in Messico, erano spariti. I loro corpi erano stati recuperati sulla costa del Guatemala. A quanto pare erano stati barbaramente torturati prima di essere uccisi e poi gettati in mare.

I TENTATIVI DEL DETECTIVE PRIVATO
In tutti questi anni, il loro assassino non è mai stato identificato. E inutile si è rivelato anche il tentativo del padre di Christopher, un giornalista della Bbc, di assumere un detective privato in grado di fare luce sull'orribile delitto: l'investigatore aveva ricostruito dei pezzi senza però mai riuscire a completare il puzzle.

SU FACEBOOK LA RISOLUZIONE DEL CASO
Penny Farmer, tuttavia aveva il nome dell'ultima persona che aveva visto la coppia in vita, un uomo di Boston. Costui, a quanto pare, aveva incontrato Christopher e Peta  trasportandoli da Belize in Messico. Penny ha digitato su Facebook il suo nome del "traghettatore" e grazie al social è riuscita a risolvere il caso. E' risalita infatti ai due figli dell'uomo che hanno ammesso di aver visto il padre uccidere i due ragazzi.

L'ASSASSINO E' MORTO IN CARCERE
Grazie alla loro testimonianza il caso è stato così riaperto e nel 2016 la polizia ha arrestato il presunto assassino a Boston . L'uomo però, per un folle scherzo del destino, è morto in carcere prima che potesse finire il processo e prima che i familiari di Christopher potessero assistere alla sua condanna.