Sono più di 400 le vittime causate dalle inondazioni che hanno colpito il Kerala, Stato che si trova nel sud dell’India. Il bilancio, come spiegato da un portavoce del governo, si riferisce al periodo che va dall’inizio della stagione dei monsoni (fine giugno) a oggi.

I soccorsi non si fermano, ma le speranze di trovare sopravvissuti sono minime. Sale anche il numero degli sfollati, arrivati a 725.000: sono stati smistati nei 5.645 campi di accoglienza allestite dalle autorità. Intanto cresce l’allarme epidemie per possibili malattie trasmette tramite acqua e aria.