Nei giorni scorsi l’Ambasciata italiana ha fornito dei nuovi numeri sullo stato dei servizi consolari in Uruguay. Lo ha fatto tramite una foto pubblicata sulla sua pagina Facebook dove si annunciano trionfalmente i numeri delle pratiche per questi primi otto mesi del 2018. Fino al mese di agosto sono state eseguite 7230 pratiche per il passaporto e 1364 riconoscimenti di cittadinanza. Con questo andamento, le previsioni ufficiali parlano di un 2018 all’insegna della massima efficienza con numeri altissimi: 11mila passaporti e 2mila cittadinanze.

Rispetto allo scorso anno, si segnala, ci sarà un aumento considerevole: +40% per i passaporti e +4% per le cittadinanze. Questa crescita segue una tendenza vista già nel 2017 per i passaporti.  Allora furono realizzate circa 7mila pratiche.  Nel fornire questo dato, allora l’Ambasciata comparava il numero con le pratiche realizzate nel 2013 - quando a Montevideo c’era ancora il Consolato - ossia 4835. Insomma, con un numero di personale rimasto pressoché uguale, la produzione è aumentata più del doppio.

I numeri forniti dall’Ambasciata rappresentano senz’altro una notizia utile e positiva dato che su questo argomento non c’è sempre stata un’adeguata comunicazione. Nonostante gli sforzi, peró, restano alcune domande.  Ma i servizi consolari sono davvero migliorati ultimamente?  E il sistema on line degli appuntamenti che tanto era stato oggetto di critiche in passato? A sentire la maggior parte dei cittadini italouruguaiani trovare una data libera continua ad essere un’ardua sfida. Il problema, ricordiamolo ancora una volta, è a monte e non riguarda solo Montevideo ma l’intero sistema on line che fa acqua da tutte le parti, specialmente in Sud America dove c’è una forte richiesta.

La situazione è ben nota a tutti ma ancora poco è stato fatto per correggerla. In Uruguay è abbastanza facile trovare qualcuno che ha vissuto queste disavventure come il caso di Camila Raab, un ragazza dalle lontane origini italiane che racconta a Gente d’Italia la sua esperienza: “Da un anno sto cercando una data sulla pagina web entrando alle ore 20 ma non la trovo mai. Mi sono arresa e ormai non ci provo più. Tutto questo è abbastanza
insolito. Sono riuscita prima a farmi mandare dall’Italia l’atto di nascita del mio bisnonno che ho dovuto cercare tra oltre 200 comuni. Qui invece sembra tutto fermo”.

Quello di Camila non è un caso isolato. Su Facebook ci sono decine di testimonianze simili a cominciare dai messaggi pubblicati sulla stessa pagina dell’Ambasciata.  Nel commentare la foto sul numero di pratiche in questa prima parte del 2018, Luca De Marco scrive: “Non c’è un modo per presentarsi personalmente e chiedere l’appuntamento per il rilascio del passaporto come si fa in Italia dove si rinnova in questura?  Ho bisogno del passaporto quest’anno e non per il 2030. Online non c’è la possibilità. È solo rinnovarlo, non prenderlo per la prima volta, dovrebbe essere veloce”.

Il 23 agosto intervengono diverse persone in risposta a una foto dove veniva ribadita l’assoluta condanna agli intermediari che offrono a pagamento date ai cittadini come aveva già denunciato in passato Gente d’Italia. “È triste” commenta Maria Fernanda Lollato. “Ci sto provando da 5 mesi, nelle ultime settimane sto entrando tutti i giorni. Seguo tutte le indicazioni, arriva l’ultima conferma e mi dice sempre che tutti i posti sono occupati. Possibile che in 4 minuti si riempiono i posti? Devo avere un super computer o una super velocità per trovare un posto?”.

Più dura Andreina Perini che si chiede: “C’è gente che ci mette 7 mesi per trovare una data, dal suo computer tutti i giorni aggiornando la pagina alle 19 ora uruguaiana. E invece questi intermediari ci riescono subito. Com’è possibile? Hanno contatti con l’Ambasciata per ottenere subito le date? Fanno pagare 65 euro per qualcosa che come cittadina ho il diritto di accedere gratuitamente. C’è gente che per disperazione si affida a loro. Tutto questo è inaudito”. Intervengono nella discussione anche Luca De Marco e Fernanda Meda. “Il sistema non funziona” dice il primo. “Non si trova una data, se uno deve viaggiare cosa
deve fare?”. Rincara la dose Fernanda Meda: “Ho provato a prenotare per il rinnovo del passaporto ed è impossibile”.

Sempre su Facebook, il gruppo Jóvenes Italianos del Uruguay continua ad essere fondamentale nello scambio di informazioni tra cittadini disorientati e a volte del tutto ignari delle informazioni basiche.  Tra gli ultimi messaggi c’è quello di Gastón Pongibove che denuncia sempre lo stesso problema: “Quando finisco il procedimento all’interno del sistema on line, non da nessun segno e torna indietro”.  Un’esperienza simile a quella di Laura Sosa: “A me dà errore ogni volta che inserisco una data da scegliere. Sto provando da più di 4 mesi e non riesco”

Matteo Forciniti