Dopo la chiusura del governo sulla candidatura di Milano, Torino e Cortina alla Olimpiadi invernali del 2026, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il governatore del Veneto, Luca Zaia, lanciano un appello alla sindaca Chiara Appendino, affinché il capoluogo piemontese torni in corsa per dar vita ai Giochi del Tridente.

Mi auguro che Torino ci ripensi. Siamo ancora in tempo e non credo che Losanna non ci prenda in considerazione, la partita è assolutamente ancora aperta – ha detto Malagò ai microfoni di Radio Anch’io -. Con una candidatura a due è sicuro che l’Italia ha meno possibilità di vincere, non potendo contare sulle garanzie del governo”.

Malagò spiega poi come si è arrivati alla rottura. “Il governo ha fatto degli incontri e ognuno ha esposto le sue istanze, poi ha mandato una lettera nella giornata di giovedì chiedendo un giudizio sul tridente. Sala aveva posto due condizioni, la governance e che nel nome Milano doveva essere per prima, una richiesta che non mi sembra inaccettabile. Poi è arrivata la terza lettera della Appendino che rimaneva alla delibera del consiglio comunale che non faceva riferimento al tridente volendo far partecipare Torino da sola. A far saltare tutto è stata Torino. Poi Giorgetti è andato in audizione Parlamento dicendo che non c'era condivisione. Peccato - conclude il numero uno del Coni - eravamo a un centimetro da una cosa vincente e potevamo dimostrare di essere un Paese che supera gli steccati e che si vuole bene''.

All’appello di Malagò fa seguito anche quello di Zaia. “Non è una sfida o una prova muscolare – ha detto a Radio Anch’io -. Approfitto per fare un ultimo appello alla sindaca Appendino: noi rinunciamo anche al tema del posizionamento del nome, sarebbe un peccato sciupare questa opportunità”.

CHIAMPARINO: “SE IL PROBLEMA È IL LOGO…”

Il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, ritiene che ci siano ancora i margini per il ritorno in corsa di Torino: “La candidatura sia delle tre città e non di una sola – ha dichiarato -. Sono pronto a venire a Roma e sedermi a un tavolo. Appendino ha mandato quella lettera dopo la richiesta di Milano di essere capofila. Se la questione è il posizionamento nel logo, allora non c’è problema”.