La Academia del Cine messicana ha scelto 'Roma' del regista Alfonso Cuaron quale pellicola messicana per rappresenterà il Paese ai prossimi Oscar nella categoria miglior film straniero, mentre per quello che riguarda la partecipazione a un'altra rassegna cinematografica, 'Goya', concorrerà nella categoria 'iberoamericana'. Nel caso in cui dovesse vincere a Los Angeles, ai prossimi Oscar, 'Roma' diventerebbe il primo film messicano premiato dalla Academy nella categoria film non in lingua inglese.

Cuaron non era presente al momento dell'annuncio, ma ha voluto mandare un saluto attraverso un messaggio registrato. "Voglio ringraziare per questo onore, per rappresentare il Messico. Tutto ciò è stato possibile per la immensa collaborazione di un grande gruppo di lavoro, composto nella quasi totalità da messicani e di un talento unico". 'Roma' arriva a questa nomination dopo un grande successo. Infatti la pellicola di Cuaron ha trionfato a Venezia vincendo il 'Leone d'oro' nonostante qualche voce maligna.

Infatti anche il presidente della giuria veneziana, Guillermo del Toro è messicano come Cuaron oltre al fatto della presenza di Netflix come distributrice del film, ma la piattaforma streaming, nonostante l'accusa di star uccidendo le sale cinematografiche, insomma
di chiudere i cinema, davanti alla bellezza dell'opera si è passati sopra anche a questo. Perchè il titolo 'Roma'? Il film narra la storia di una famiglia borghese che vive a Città del Messico nell'omonimo quartiere.

Si tratta di una vicenda che riporta agli anni Settanta, dove un padre lascia la moglie e i quattro figli, uno dei quali il regista Cuaron, per andare a vivere con un'altra donna. Al tempo stesso nella vicenda si inserisce anche la storia di Cleo, la domestica della famiglia, alla quale Cuaron ha dedicato il successo veneziano, abbandonata incinta dal fidanzato. Un 'Leone d'oro' meritatissimo, a parte le piccole chiacchiere da bar, un successo che ha subito catapultato Cuaron ai vertici della cinematografia messicana e che ora dopo il trionfo del 'Leone d'oro' punta a un altra statuetta d'oro.

Sandra Echenique