Ha scelto le pagine di Repubblica per formulare un singolare appello alla Figc e al Ct Roberto Mancini: Rosario Esposito La Rossa, editore e operatore culturale impegnato nel sociale, ha scritto una lettera aperta alle istituzioni per chiedere che i big della nazionale azzurra possano venire a giocare con i ragazzi di Scampia allo stadio Antonio Landieri. Non una partita qualunque, come si può intuire leggendo il testo della lettera. Eccolo.

"Carissimo Ct della Nazionale Roberto Mancini, carissimo presidente della Figc Roberto Fabbricini, carissimo presidente del Coni Giovanni Malagò: portate la Nazionale a giocare a Scampia allo Stadio Antonio Landieri. Portate i campioni della nostra nazione a giocare nel nostro quartiere. Fate sì che i loro tacchetti possano calpestare l'erbetta sintetica del nostro stadio.

Forse voi non lo sapete, ma a Scampia c'è un manto erboso realizzato riciclando 77 mila chili di pneumatici abbandonati nella terra dei fuochi. Roba che doveva essere bruciata per strada, finire nei polmoni, provocare cancro. Oggi, invece, allevia i voli dei nostri giovani portieri.

Venite a Scampia e fate tirare un rigore a Immobile; dai palazzi, ad applaudirlo, non ci saranno le vedette della camorra, ma i bambini che stanno curando il luogo in cui vivono.
Forse non lo sapete, ma lo stadio Antonio Landieri di Scampia era una stanza del buco, i tossici di mezza Napoli si bucavano dopo aver acquistato l'ultima dose nelle piazze di spaccio. Quando eravamo piccoli era per noi un luogo off limits. Si bucavano negli spogliatoi: oggi in quegli stessi luoghi si allenano più di 600 ragazzi.

Venite a Scampia e fate parare un rigore a Donnarumma, non ci saranno più i tossici ad applaudirlo, ma i bambini che tutti i giorni si allenano sognando la maglia azzurra. Forse non lo sapete, ma lo stadio Antonio Landieri è dedicato ad una vittima innocente della camorra, ad un ragazzo di 25 anni disabile, ucciso per errore durante un conflitto a fuoco, nell'ultima faida di camorra. Antonio Landieri amava tremendamente il calcio, ma non poteva giocare a causa di una paralisi infantile. È stato ucciso mentre giocava a biliardino con gli amici, mentre cercava di fare goal con le mani.

Mister Mancini venite a Scampia e fate una partita di calcio balilla coi genitori di Antonio Landieri. Forse non lo sapete, ma dopo il San Paolo, lo stadio pubblico più bello della città, l'unico in erba sintetica, è quello di Scampia. Venite nel nostro quartiere ad allenarvi.

Venite con Armando Izzo e Rolando Mandragora che sono nati a poche centinaia di metri da qui, sono cresciuti dove siamo cresciuti noi. Ci abbiamo giocato insieme.

Vi scrivo questa lettera dalle pagine di "Repubblica" perché credo che sia arrivato il momento di raccontare a questa nostra Italia che qualcosa sta cambiando, che non siamo più un popolo succube della camorra, ma siamo un cantiere di cose belle.

Voi potete essere il nostro megafono. Ad applaudirvi ci saranno persone speciali, i volti delle oltre 300 vittime di camorra che abbiamo pianto, soffrendo ancora per loro. Ci saranno i familiari di queste vittime che a martellate stanno distruggendo il guscio di dolore che li avvolge, incontrandosi, condividendo il dolore. A voi non costa nulla, per noi può fare la differenza. Siete i nostri campioni, gli idoli di decine di ragazzini, il sogno di molti scugnizzi; vi prego, al di là dei palloni lanciati in rete, siate Campioni nella Vita, scendete in campo al nostro fianco, fatevi carico insieme a noi di questa importante partita che stiamo giocando, partita che non dobbiamo perdere per i nostri fratelli più piccoli. A me piacerebbe, un giorno, raccontare a mia figlia che tanto tempo fa c'erano i tossici e la camorra a rubarci la gioia delle partite di pallone, poi un giorno ci siamo ripresi quello che era nostro ed è arrivata la Nazionale.

Venite a Scampia e non fatelo per carità, venite e sentitevi parte di una primavera umana che merita di essere raccontata. E a quelli che diranno: "Una partita di pallone non cambierà niente" io dico no, il vostro allenamento sarà il rimborso per tutte le partite che la camorra ci ha rubato. Se poi vi va di fare una partita, noi non abbiamo paura, qui in Campania, abbiamo una squadra speciale, speciale assai, la rappresentativa regionale dei familiari delle vittime di camorra.

Giocare contro di loro è meglio del Maracanà, del Real Madrid, del Barcellona, giocare contro di loro è un onore. Vi aspettiamo, convinti di poter dipingere Scampia d'azzurro".