Una galleria di volti, di voci, di storie tutte diverse, ma legate dal forte impatto che l’italiano ha avuto sulla loro vita. E’ la campagna video #IoParloItaliano realizzata dall’Ambasciata d’Italia di Tirana per la Settimana della lingua italiana nel mondo dal 15 al 21 ottobre.

Quattordici clip in cui dal sindaco di Tirana Erion Veliaj alla presidente dell’Unione camere di commercio Ines Mucostepa, dalla soprano Inva Mula al calciatore Lorik Cana, al ballerino Kledi Kadiu, raccontano il loro personale rapporto con la lingua italiana.

L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dall’Ambasciatore Alberto Cutillo, insieme agli altri progetti di promozione della lingua.  “L’Istat - ha ricordato l’Ambasciatore - conferma lo straordinario ruolo dell’italiano in Albania: un primato mondiale se si considera la diffusione della lingua sul totale della popolazione. Siamo fieri di questo risultato ma siamo anche impegnati al massimo per mantenerlo. Investiamo soprattutto nella formazione di insegnanti e studenti”.

Se tra i giovani l’italiano è la seconda lingua straniera più parlata dopo l’inglese, tra le generazioni sopra i 35 anni è ancora la più conosciuta. Una lingua che in passato era appresa quasi solo grazie alla televisione e che, come racconta il linguista Xhevat Lloshi, era l’unico strumento per ricevere informazioni dal mondo esterno.

Ora grazie alle tante imprese italiane che operano nel paese l’italiano offre concrete possibilità di lavoro e per questo viene studiata e approfondita nelle scuole. Ma le parole che più ricorrono nelle brevi interviste riguardano comunque la sua musicalità, le sue sfumature, il suo essere un ponte verso la storia, la bellezza, l’arte e la cultura dell’Italia.

L’Ambasciata di Tirana ha rafforzato i progetti dedicati agli studenti di italiano: dai più piccoli, anche con la collaborazione con un teatro di marionette, a quelli universitari. Per questi ultimi sarà organizzato un programma a novembre con professori venuti dall’Italia, e una mostra di grafica e design. Alcune iniziative saranno riservate anche agli insegnanti con lezioni sui classici della letteratura italiana. Infine la mostra ‘Visioni di confini. Artisti albanesi nelle accademie italiane della prima metà del xx secolo’ fornirà un altro spaccato delle reciproche influenze tra i due Paesi.