Dl fiscale: è gelo tra Lega e 5Stelle. La presunta "manina" intervenuta per correggere il testo della norma, continua a portare scompiglio all'interno della maggioranza giallo-verde. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro (M5S), annuncia infatti che invierà alle Camere "solo un testo pulito" per poi ribadire: "con noi niente scudi né condoni". Di tutt'altro avviso l'alleato Matteo Salvini.

"Cosa fatta capo ha" replica il ministro dell'Interno. "Quello che abbiamo discusso per ore ed ore in Cdm l'ho trovato scritto" ribadisce ancora l'inquilino del Viminale. Tutto è successo mercoledì sera quando il vicepremier Luigi Di Maio ha fatto sapere che il dl sulla pace fiscale inserito nella manovra "trasmessa al Quirinale" non era quello su cui era stato trovato l'accordo in Cdm, perché, ha detto il leader dei grillini "c'è sia uno scudo fiscale per i capitali all'estero sia la non punibilità per chi evade. E questo è un fatto gravissimo. Manina politica o no, depositerò subito un esposto alla Procura della Repubblica".

Per mettere una toppa al "pasticcio" fonti del M5s avevano anche avanzato l'ipotesi di un "Cdm-bis" da tenersi oggi. Ipotesi questa che però non ha trovato conferme in Salvini: "Io quando prendo impegni li mantengo. Il decreto resta" ha sbottato il leader del Carroccio. "Non possiamo approvare un decreto e modificarlo il giorno dopo. Ognuno prenda le sue responsabilità" ha quindi proseguito l'inquilino del Viminale.

Il M5s, dal canto suo, si è mostrato compatto e pronto a dare battaglia per cancellare la parte del testo incriminata. "C'è un problema politico", ha fatto sapere la sottosegretaria all'Economia Laura Castelli. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Camera, Roberto Fico: "sono fermamente contrario a che ci sia questo articolo all'interno del decreto".

Di tutt'altro parere Massimo Garavaglia, sottosegretario leghista all'Economia: "Tutti sapevano le norme del decreto fiscale. Non so nulla di eventuali modifiche". Sull'argomento, infine, è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte che, dopo aver fatto sapere di aver bloccato l'invio del testo al Colle, ha fatto sapere che oggi sarà a Roma, per controllare "il dl fiscale come il presidente fa sempre, articolo per articolo".