Una commemorazione che è stata dedicata a un grande uomo, non solo di sport: Gino Bartali. Si è svolta al Consolato Generale d'Italia di Bahia Blanca in collaborazione con la organizzazione ebraica B'Nai B'rith, proprio per ricordare le imprese del grande Ginettaccio, ma non al Giro d'Italia o al Tour de France. Infatti Bartali, oltre ad essere stato uno dei più grandi corridori nella storia del ciclismo, è stato anche nominato 'Giusto tra le nazioni' e cittadino onorario di Israele per i suoi atti di coraggio che permisero, durante la Seconda Guerra Mondiale, a centinaia di ebrei di sfuggire alla furia nazista.

Durante la commemorazione, avvenuta in una sala gremita del Consolato Generale d'Italia di Bahia Blanca, il Dr. Raul Woscoff membro del Comitato esecutivo della filiale di B'Nai B'rith ha consegnato al Console Antonio Petrarulo un diploma che sarà poi inviato al Museo del Ciclismo Gino Bartali, a Firenze, dove verrà conservato. Durante la cerimonia hanno preso la parola sia il Console Petrarulo che il rappresentante della organizzazione ebraica Woscoff per raccontare con le loro parole le azioni di Bartali durante gli anni del conflitto. Alla conclusione della giornata è stato anche proiettato un video per ricordare l'opera di Bartali che si portò questo segreto con sè.

Bartali, scomparso a 85 anni, a Firenze nel 2000, è stato un eroe nella lotta all'antisemitismo e questa cerimonia in argentina è stata organizzata dalla Alleanza Internazionale per la Memoria dell'Olocausto. Nel 2003 Bartali fu dichiarato 'Giusto tra le nazioni' per riconoscere i suoi atti di straordinario coraggio che permisero di salvare la vita a quasi mille ebrei, che erano perseguitati dai nazisti. Per fare ciò Bartali in quegli anni mise a repentaglio la propria esistenza. Agiva come 'corriere della rete' nascondendo falsi documenti e altre carte nella propria bicicletta trasportandoli in questo modo da una località all'altra con la scusa che si stava allenando. Il periodo nel quale maggiormente si mise al servizio degli ebrei, rischiando ogni giorno la vita, fu tra il settembre 1943 e il giugno 1944.

Sandra Echenique