Non sono più solo i giovani a lasciare l’Italia per l’estero, ma anche gli over 50. E’ quanto emerge dal "Rapporto Italiani nel Mondo 2018" della Fondazione Migrantes. La fascia maggiore di chi parte resta sempre quella compresa tra i 18 e i 34 anni (37,4%, ovvero quasi 48mila persone), ma la crescita più rilevante dei nuovi emigranti è costituita dagli over 50, che, nell’ultimo anno, hanno registrato un +20,7% nella classe di età 50-64 anni; un +35,3% nella classe 65-74 anni; un +49,8% nella classe 75-84 anni e un +78,6% dagli 85 anni a seguire.

Secondo il rapporto, si tratta di persone senza lavoro, definite "migranti maturi disoccupati", o comunque ancora lontane dalla pensione e quindi costrette a dover mantenere le famiglie.

LE NUOVE STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA.

Sono le "nuove strategie di sopravvivenza" tra i genitori-nonni, che trascorrono periodi sempre più lunghi all'estero con figli e nipoti già in mobilità fino al completo trasferimento.

Viene citato l’esempio di Londra, dove è stato aperto il ristorante di cucina italiana ‘La mia mamma’: a cucinare sono le mamme dei giovani Italiani volanti nella capitale inglese.

Le cuoche adottano una sorta di turnover calcistico: si alternano ai fornelli ogni 3 mesi e modificano i menù in base alle loro regioni di origine.

IL MIGRANTE DI RIMBALZO.

C’è poi il ‘migrante di rimbalzo’, ovvero chi, dopo anni lontano dallo Stivale, è rientrato in Italia per trascorrere la propria vecchiaia "in paese", ma, una volta rimasto vedovo/a, e magari con i figli nati, cresciuti e lasciati all'estero, decide di tornare nella nazione che lo ha accolto per tanti anni.

Il MIGRANTE PREVIDENZIALE.

In questa categoria rientrano i pensionati di lusso o sull’orlo della povertà che si trasferiscono in quei Paesi dove il costo della vita è di gran lunga inferiore rispetto all’Italia.

NEGLI ULTIMI 12 ANNI 5 MILIONI DI PERSONE HANNO LASCIATO L’ITALIA.

Nel 2017 gli italiani espatriati sono stati 128mila (+3,3%). Ma chi è che lascia l’Italia? Il 60,8% è celibe o nubile, il 33,2% è sposato. Nel 2017 gli italiani in fuga sono partiti da 107 province differenti: Milano, Roma, Genova, Torino e Napoli guidano la classifica. La prima regione di partenza è la Lombardia (21.980) seguita, a distanza, dall'Emilia-Romagna (12.912), dal Veneto (11.132), dalla Sicilia (10.649) e dalla Puglia (8.816).